domenica 13 dicembre 2009

La pace comincia da noi

Articolo di Marcella Danon

Intervista a Anthony Strano, da 28 anni insegnante dell’Università Spirituale Brahma Kumaris e coordinatore nazionale in Grecia delle sue attività per diffondere un messaggio educativo e spirituale nel mondo.

Di che cosa l’umanità ha più bisogno in questo momento?
Di capire e condividere il significato della pace. La pace è qualcosa di cui abbiamo tutti bisogno, personalmente e globalmente. La pace è trovare stabilità e armonia dentro noi stessi.

Come possiamo sviluppare la pace?
La prima cosa di cui abbiamo bisogno è il silenzio, perché il silenzio guarisce l’ anima. Quando compriamo un’automobile abbiamo bisogno di un’auto che si muova da un posto all’altro, ma se non avesse i freni non l’acquisteremmo mai, ci sarebbero molte collisioni. E’ lo stesso nella vita: la vita è per l’azione, per l’espressione, per raggiungere il proprio scopo; ma quando entriamo in contatto con gli altri e con le diverse situazioni, dobbiamo imparare a fermarci e a fare silenzio, o ci saranno collisioni. E collisioni ci sono, ogni qual volta giudichiamo, ci lamentiamo, esprimiamo pregiudizi. Per evitarle abbiamo bisogno di creare uno spazio interno di silenzio in cui poter osservare e mettere a freno il pensiero, in cui sviluppare il discernimento e contattare i nostri valori originali. Il silenzio crea pace, pulizia interiore, stabilità e armonia.

Come ci può essere pace e armonia anche con gli altri?
Abbiamo bisogno di due qualità fondamentali, l’amore e il rispetto. E’ un discorso lungo… ci sono film, libri, canzoni che parlano di amore, tutti parlano di amore, ma non è dell’amore alla Hollywood che stiamo parlando, ma di un amore molto più profondo, spirituale, che viene dall’ anima, che non chiede e che non pone condizioni.

Rispetto, invece, è accettare gli altri come sono veramente e non come vorremmo che fossero. Rispetto è pace, è tolleranza. Quando diventiamo capaci di andare oltre alle motivazioni egoistiche, allora può esserci pace e armonia con gli altri.

Tutti vogliamo la felicità… come possiamo raggiungerla?
Per essere felice devo prima imparare a essere contento. Se non so essere contento con le piccole cose della vita – con un sorriso, un augurio – se non sono capace di apprezzare le persone e le cose che ho accanto, non può esserci felicità.

L’umanità è ancora in cammino per sviluppare questi valori. E’ ottimista?
Sono ottimista a livello individuale. Saranno poi gli individui a influenzare il collettivo. Sono sicuro che già si sta creando “un ponte“; forse ancora non si vede… ma sono profondamente convinto che il destino dell’umanità non sia la violenza, ma la pace e l’armonia.

Quale è il contributo di Brahma Kumaris a questo processo di crescita?
Brama Kumaris è una organizzazione non governativa che collabora con l’Unicef e le Nazioni Unite, e si occupa soprattutto di educazione. Mette a disposizione delle persone strumenti per diventare consapevoli di sé, per sviluppare la responsabilità sull’uso delle proprie capacità, pensieri, parole e azioni. Insegna che i risultati della pace sono nell’azione.

C’è qualcosa cosa che ognuno di noi può fare per favorire questo destino?
Sì, a cominciare dalla propria vita! Nulla è più potente dell’esempio. Possiamo dire molte cose, ma quando il nostro atteggiamento verso gli altri cambia davvero, il messaggio che così diffondiamo diventa molto efficace.

Fonte:Link

lunedì 23 novembre 2009

La creazione della realtà e la trappola planetaria

Il Giornale OnlineSalve a tutti cari lettori, quest'oggi volevo condividere con voi questo breve articolo, di carattere molto attuale a mio avviso..in questi giorni di assenza dal blog sono tante le nuove esperienze e gli scenari che si sono aperti davanti a me..tante le domande..molte delle quali attendono ancora una risposta..Questo articolo è errivato nella mia giornata un po' per caso..o forse no? ..beh,leggetelo se vi va, e capirete il perchè di questa ultima domanda :)..Felice giornata,a presto..Il viaggio continua..

Di fronte ai problemi del mondo, spesso ci sentiamo impauriti e cerchiamo qualcuno o qualcosa che "ci protegga"... ma in realtà non siamo vittime impotenti di eventi casuali: siamo esseri divini discesi nella materia per imparare a sviluppare maggiore coscienza...

Il globo terrestre è allo stesso tempo un pianeta-scuola e una trappola per le anime.

È un pianeta-scuola in quanto tutte le anime non sono altro che frammenti di Dio che si incarnano qui per sperimentare l’autocoscienza – la sensazione di esserci – e sviluppare qualità sempre nuove. Detto in altre parole, l’anima usa il corpo materiale – una macchina biologica – per attirare intorno a sé persone e circostanze che le permettono di sviluppare sempre più amore, sempre più unità, fino a quando un giorno l’individuo non si percepirà finalmente "Uno con tutte le cose".

Ma questo pianeta è anche una trappola, in quanto ognuno di noi, una volta incarnato sul piano materiale, smette di essere l’Uno onnicomprensivo e si identifica totalmente con una particolare macchina biologica, dimentica il suo scopo evolutivo e, soprattutto, comincia a credere che esista un mondo "là fuori" sul quale non ha alcun controllo e del quale è succube.

Credere che il mondo sia qualcosa di separato da noi e non esclusivamente una nostra proiezione, è la causa prima di tutte le paure che ci affliggono. Le nostre paure originano infatti dalla superstiziosa credenza che possa esistere un mondo esterno alla nostra coscienza, separato da noi, il quale può agire su di noi indipendentemente dal nostro volere. Questo criterio totalmente fasullo di rapportarsi alla realtà è stato inventato, divulgato e viene tutt’ora alimentato da talune "forze" che governano il mondo nell’ombra. Ma essi stessi sono prigionieri della loro trappola.

Ognuno di noi crea, spesso inconsciamente, le situazioni e le persone che gli sono più utili per compiere il passo successivo sul suo cammino evolutivo. Le persone e le cose non sono fuori di noi, bensì dentro di noi. L’anima – la coscienza – letteralmente materializza nel cosiddetto "mondo esterno" solo ciò di cui ha bisogno. Nella misura in cui noi siamo identificati – addormentati – nel corpo, non siamo coscienti di stare creando il mondo e quindi subiamo le decisioni della nostra stessa anima come se non fossero nostre. Solo l’incapacità di udire la voce della nostra vera essenza ci fa apparire improvvisi e inaspettati gli eventi della vita. Mentre nella misura in cui sentiamo di essere anima, diveniamo anche coscienti di stare materializzando tutto ciò che ci accade momento dopo momento. La conseguenza di questo nuovo atteggiamento è che svanisce ogni paura e diveniamo finalmente liberi.

L’élite che governa il mondo al soldo di certe "forze" è costituita da individui estremamente intelligenti, raffinati conoscitori della psiche umana. Essi sanno bene che alimentando fra la popolazione la stupida superstizione che esista un mondo esterno alla coscienza capace di influenzare l’essere umano, quest’ultimo rimarrà per sempre uno schiavo pieno di paura. Infatti non è un caso che la scienza, l’educazione, la politica, l’economia... siano tutte basate su questo paradigma conoscitivo: io e il mondo siamo due cose separate. Così il Mondo diventa un idolo da adorare e temere. Questo è il paradigma della paura, della povertà, dell’insicurezza. Questo è il peccato dei peccati che ha costretto l’uomo ad abbandonare il Paradiso Terrestre. Crediamo che nel mondo possano nascondersi sorprese e pericoli inaspettati, quando invece nel mondo incontriamo sempre e solo noi stessi. Tutto appare inaspettato agli occhi di chi non si conosce.

Nani psicologici prigionieri della loro atterrita natura animale. Ecco in cosa si sono trasformati gli esseri umani. Come insetti strisciano sulla superficie del globo attendendo il momento in cui un piede li schiaccerà mettendo fine alle loro sofferenze. Quanto in basso siamo scesi noi guerrieri divini e immortali?!

Facciamo un esempio. Un giorno dall’ufficio del personale della nostra azienda ci comunicano che siamo stati licenziati. Cosa proviamo? Ognuno di noi reagisce con una manifestazione emotiva differente. Ognuno di noi reagisce secondo ciò che è. Qualcuno diventa aggressivo, un altro comincia a piangere, un altro è contento perché non vedeva l’ora di andarsene, un altro si sente perduto e tenta il suicidio... e così via. Un atteggiamento unico però li accomuna: tutti credono che un’entità temibile e onnipotente conosciuta come "il Mondo" si sia abbattuta su di loro dall’esterno. Chi di loro avrà invece il coraggio di pensare: "Io mi sono licenziato. Ho usato il mondo per licenziarmi. Affinché emergessero proprio le emozioni che mi stanno attraversando in questo momento!”. Vi ho appena dato una chiave magica, usatela in ogni circostanza e presto aprirete la Porta, non serve altro.

Sono le nostre emozioni a plasmare il mondo, e non viceversa. La realtà è fatta di luce, lo hanno scoperto anche in fisica, e questa luce è facilmente malleabile da parte della nostra coscienza, proprio perché è dentro la nostra coscienza. Siamo guerrieri, Portatori della Fiamma, signori incontrastati della nostra realtà... e invece deleghiamo al mondo esterno il potere di decidere quando ci è concesso essere felici e quando no. Abbiamo eletto il mondo esterno a nostro Dio, lo adoriamo, lo temiamo e ci prostriamo ai suoi piedi, infognati nella superstizione e ormai privi di ogni dignità dell’Essere. Credere alla materia è solo superstizione, perché il mondo è costituito unicamente di immagini. Le persone non esistono di per se stesse: i figli, i colleghi di lavoro, i partner... sono solo immagini che ci rimandano parti di noi che non vogliamo conoscere, non vogliamo affrontare, non vogliamo superare.

Lamentarsi, accusare gli altri, gli eventi, del nostro star male, è come accusare la nostra immagine allo specchio... e arrabbiarsi con lei... e aver paura di lei. Abbiamo il terrore di venire licenziati, di restare senza denaro, di subire un’aggressione per strada, di venire derubati, di ammalarci, di essere abbandonati dal partner... Siamo ipnotizzati da un fantomatico "mondo di fuori". Crediamo che le disgrazie possano colpire "a caso"... non riusciamo a concepire un’Intelligenza Nascosta – la nostra – che crea gli eventi intorno a noi secondo le nostre necessità evolutive... e allora ci preoccupiamo di cosa potrebbe riservarci il Mondo, quasi fosse una creatura divina onnipotente.

La nostra idolatria e la nostra superstizione vengono abilmente usate da chi governa il pianeta per tenerci in uno stato di apprensione: crisi economica, immigrazione, terrorismo, pandemia, pedofilia... Ma il mondo non possiede un’esistenza autonoma, è solo uno stupido schermo privo di vita sul quale ognuno di noi proietta immagini di se stesso. In noi è la vita, e noi siamo i registi del film.

Questo è un Appello. Per gli anni che verranno servono guerrieri impavidi, uomini e donne, Portatori della Fiamma. La tromba del Giudizio è già squillata: uscite allo scoperto e radunatevi. Non sentite ardere la Fiamma nel petto mentre leggete queste parole? Il Guerriero dello Spirito incarna il vero potere perché sa che il mondo non può fargli nulla di male, il guerriero sa che vivrà solo le crisi e le sfide che gli serviranno... che lui stesso andrà creando per autoiniziarsi. Pertanto non ha più paura del mondo, e un essere senza paura sfugge a ogni gabbia psicologica... diventa imprevedibile... pericoloso.
Articolo di Brizzi Salvatore
17/11/2009
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sabato 24 ottobre 2009

La "catastrofe" necessaria

Il Giornale OnlineTutta la terra trema, dall’Italia alla California e all'Oceano Indiano, i media lo riportano se mietono vittime, sorvolando però sulla sensazione diffusa di un cambio imminente e profondo di tutto il pianeta. La siccità e la sismicità crescono a ritmi esponenziali, i venti, le correnti marine e il climaeconomia sempre più in crisi. Sono tutti fenomeni importanti, nessuno tale da provocare catastrofi se visti in una prospettiva capace di comprendere sia le forze naturali in gioco, sia i bisogni dell'uomo e della natura. Questa prospettiva implica una ricerca trasversale, non solo scienza, ma anche e soprattutto co-scienza. stanno cambiando, l'asse terrestre vacilla, la magnetosfera e le aurore polari sono sconvolte, le finanze e l'

Come comunica la natura all'uomo? Con la bellezza, l'armonia, la sua stupefacente capacità di riprodursi e anche con eventi improvvisi che ci sconvolgono e diventano sempre più frequenti. Oggi sappiamo però che la causa dei "disastri naturali" non è tanto una natura ostile quanto piuttosto una vecchia cultura tesa al profitto e allo sfruttamento. La natura sta mutando, mentre la vecchia cultura rimane ancorata ai suoi idoli e domina ancora lo scenario mondiale, scosso da contraddizioni insolubili e crisi profonde. Tra gli autori dello scenario, le banche, le industrie, i governi, le religioni e, non ultime anche le scienze, incapaci di comprendere le cause dei fenomeni in atto.

La cecità delle scienze è tale da conservare il bisogno delle religioni. Alle due culture "opposte", scienze e religioni, si aggiunge in tempi recenti la "nuova" spiritualità, suddivisa tra maestri buoni, che svelano "segreti" già noti, e quelli cattivi che annunciano catastrofi, la fine del mondo nel 2012, etc. E così emergono anche la confusione crescente e la comune ignoranza delle cause che stanno cuocendo il mondo. Effetto serra prodotto dalle attività umane? Si sta riscaldando tutto il sistema solare! Il processo è molto più radicale, profondo, universale e umano (
Mentre tifoni, terremoti e licenziamenti in massa scuotono le società, cresce il bisogno delle tante verità che stanno sì emergendo, ma in mezzo a mille inganni. Tra questi i buoni che vogliono "salvare la Terra" e sono pronti a combattere i cattivi che guardano solo al profitto.

BENE E MALE SONO DIVISI?

La storia dimostra che non lo sono affatto e che qualsiasi lotta conserva, anzi accresce il potere costituito. Se vogliamo un nuovo mondo, giusto, libero e prospero, dobbiamo procedere in modo nuovo, comprendere il significato della Vita, ovvero ciò che ci anima e ci rende capaci di sentire e di cambiare, se vogliamo. La Vita è una Forza universale, quella che i fisici chiamano "corrente neutra debole" ovvero il fiume di bosoni neutri Z°, scoperti al CERN, negli anni '80. E' il FIUME della Vita , per saggi quali Eraclito e Giordano Bruno, e anche secondo me.

L'accademia tutta ne ignora l'esistenza. E perché mai? Perché implica una “catastrofe” della vecchia conoscenza e l'emergere di una verità scomoda. Il FIUME dimostra la falsità del " dio" venerato da tutti: il tempo lineare, legato al denaro, al PIL, all'interesse bancario e al lavoro salariato, dipendente. La "catastrofe" è quella delle menzogne e, tra le tante, la falsa divisione tra corpo e anima; è necessaria per conquistare la propria anima, la vera identità immortale. Possiamo passare al FIL, l'indice di felicità? Si serve la coscienza della multidimensionalità di cui siamo partecipi, l'unità con l' anima. Siamo pochi? Si, ma non vogliamo vincere le elezioni né convincere le menti credenti; vogliamo vivere nel rispetto della dignità di tutti, collaborare riconoscendo le diversità e usando tutte le forze, anche quella "debole" che muta il ritmo del tempo.

Sei tra i pochi? Allora sei il benvenuto,
Giuliana Conforto.

Fonte: Link

venerdì 9 ottobre 2009

E chi vi dice che sia una disgrazia?

C’era una volta un contadino cinese al quale era scappato un cavallo. Tutti
i vicini cercarono di consolarlo, ma il vecchio cinese, calmissimo,
rispose: “E chi vi dice che sia una disgrazia?”. Accadde infatti che, il
giorno dopo, proprio il cavallo che era fuggito ritornasse spontaneamente
alla fattoria, portandosi dietro cinque cavalli selvaggi. I vicini, allora,
si precipitarono dal vecchio cinese per congratularsi con lui, ma questi li
fermò dicendo:” E chi vi dice che sia una fortuna?”. Alcuni giorni dopo, il
figlio del contadino, cavalcando uno di questi cavalli selvaggi, cadde e si
ruppe una gamba. Nuove frasi di cordoglio dei vicini e solito commento del
vecchio cinese: “E chi vi dice che sia una disgrazia?”. Manco a farlo
apposta, infatti, scoppiò una guerra e l’unico a salvarsi fu proprio il
figlio del contadino che, essendosi rotto una gamba, non era potuto partire
per il fronte.
Questa parabola non ha fine e potremmo applicarla molti avvenimenti
della nostra vita, pubblica e privata. Spesso quello che in un primo momento
ci sembra irrimediabilmente nefasto può nascondere delle conseguenze
positive assolutamente inaspettate, basta attendere un po’ e lasciare che
abbiano il loro corso.
Anche per i fatti insomma, come per le persone, non bisogna mai aver fretta

di giudicare dalle prime apparenze.

Da "il caffè sospeso",Luciano De Crescenzo

mercoledì 23 settembre 2009

La legge del Karma

La legge del Karma, infonde speranza per il futuro e rassegnazione per il passato.
Fa comprendere agli uomini che le cose del mondo,
le sue sfortune ed i suoi insuccessi,
non intaccano la dignità dell’anima.

(Mario Ingaramo)

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Tutti i disordini che affliggono l’uomo sono dovuti all’azione della “legge di causa ed effetto” detta anche “legge del Karma”. Questa legge è la stessa che noi conosciamo con il nome “legge di gravità” e supera il campo fisico per applicarsi a quello del comportamento. “Così come tu semini raccoglierai; così come tu misuri agli altri sarà misurato a te, disse Gesù di Nazareth, e la tua misura sarà piena, scossa e traboccante”.

Quanto esposto chiarisce la famosa massima: “Le macine del Signore macinano lente… ma fino all’ultimo granello”. La legge di causa ed effetto opera infatti affinché ognuno di noi abbia a raccogliere, vita dopo vita, ciò che ha seminato. Dio è legge e non punirà mai coloro a cui ha donato la vita. Sono le trasgressioni alla legge che hanno creato la situazione attuale, in cui esistono la sofferenza, la miseria e malattie.

Noi tutti, durante la nostra vita, abbiamo il libero arbitrio di accettare le cose brutte, come se fossero di “nostra competenza”, oppure imprecando contro un Dio ingiusto e vendicativo. Difficoltà, miserie e problemi sono infatti nostri e ci competono come risultato delle azioni compiute durante le nostre passate esistenze. Nella cultura orientale l’insieme di tali azioni, buone o cattive che siano, viene chiamato “karma individuale”.

Ogni conoscenza ed ogni esperienza rimangono per sempre, vita dopo vita, come possessi acquisiti, comprati e pagati. Questi possessi diciamo che sono acquisiti per “diritto di coscienza” e non possono né perdersi e tantomeno venire rubati. Nessuno, infatti, può togliere a qualcuno l’intelligenza, il talento, le facoltà e le conoscenze.

Nel nostro essere vi è una specie di registrazione dove, in essenza, vengono segnate tutte le cose acquisite. Il fatto ancor più straordinario è che tutto le cose che le esperienze ci hanno insegnato ad usare, sia esso un tavolo, le stoviglie, gli indumenti, i gioielli, il denaro, le coperte e perfino una scatola di fiammiferi, rimangono anch’esse registrate. Questa registrazione ci serve per portarle con noi vita dopo vita.

Questi oggetti, o strumenti come li potremmo chiamare, appaiono nelle nostre vite, sia che noi li desideriamo oppure no, ed è questo il motivo per cui alcune persone nascono nell’opulenza e altre nella miseria. Ognuno, infatti, nasce nella condizione in cui ha meritato di nascere per diritto di coscienza. La legge di causa ed effetto si incarica di attrarre ad ognuno ciò che gli compete ed il posto più opportuno. Non c’è ingiustizia nel piano della Verità.

A questa legge si riferì il maestro Gesù quando disse: “Non accumulate tesori sulla terra, dove la polvere li corrompe e dove i ladri minano e rubano, ma accumulate tesori nel cielo dove né la polvere danneggia, né la ruggine corrompe e neppure i ladri rubano e rovinano; perché dove sarà il vostro tesoro lì sarà pure il vostro cuore” (Mt. 6,19-21).

- Come funziona la legge del Karma -

La filosofia esoterica insegna che esiste una specie di archivio dove sono contenuti i progetti di tutte le cose. Tale archivio viene chiamato “Mondo degli archetipi” e non è tangibile ai sensi in quanto è costituito della stessa sostanza di cui sono composti i nostri pensieri. L’uomo, a sua insaputa, lavora nel mondo degli archetipi mediante i suoi pensieri abituali e le sue modalità di vita. In tal modo egli getta i semi per un roseo futuro o un raccolto di tribolazioni. Tale fatto non gli è però facilmente comprensibile in quanto “getta i semi” in modo inconsapevole, così come un sonnambulo può causare dei danni di cui, al risveglio, non riuscirà a capacitarsi.

Si comprende allora l’avvertimento di san Giovanni Crisostomo quando dice: “Il primo convincimento da suscitare in noi è il concetto che nessuno si danneggia se non da se stesso” (”Quod nemo laeditur nisi a seipeo”, pag. 52/3).

Anche Giobbe, nella Bibbia, afferma: “Ciò di cui temo mi piomba addosso” (Gb, 3,25); altra indicazione di come le emozioni negative (in questo caso la paura) possono causare la realizzazione della situazione tanto temuta.

Troviamo in quanto esposto la legge di causa ed effetto in azione; essa è tanto dura da essere stata definita “la legge del taglione” e, qualora male interpretata, porta a concludere che Dio è tutt’altro che infinitamente buono, anzi, lo si suppone crudele al punto di chiedere di tagliarsi una mano a chi l’ha utilizzata per danneggiare il suo prossimo.

E’ infatti difficile, per l’uomo, comprendere che il supremo Creatore ha utilizzato delle leggi ben determinate con cui ha creato l’Universo e che Egli stesso ha estremo rispetto per le leggi che ha promulgate; l’ordine millenario con cui si muovono gli astri e vengono amministrati gli eventi della natura sono un chiaro esempio di tale immutabilità.

Tra le leggi esistenti quella di gravità è di certo una delle più importanti, ed è un vero peccato che l’uomo la consideri solo in relazione ai fenomeni fisici. Se la considerasse attentamente potrebbe scoprire che essa è legata alla sua esistenza più di quanto possa immaginare. La legge di gravità, nella fisica, implica che un oggetto lanciato in alto ritorni verso il basso; la stessa legge, nell’esoterismo, implica che ogni nostra azione o pensiero crei delle condizione che torneranno a noi. In questo caso prende il nome di “legge di causa ed effetto” o “legge del Karma”.

L’uomo difficilmente si rende conto di essere l’unico artefice del proprio destino perché le sue azioni non sempre provocano un effetto così immediato da evidenziare il collegamento con la loro causa. Questo fatto porta un individuo a cercare l’origine dei suoi mali all’infuori di sé stesso, ed alla conclusione che gli altri (e talvolta lo stesso Dio) siano l’unica causa delle sue tribolazioni.

- Nessuno può farvi alcun male -


Nessuno può farvi del male se voi stessi, con le vostre azioni o i vostri pensieri, non ne avete creato la causa in questa vita o in quelle passate: è un debito in sospeso che deve essere pagato. Noi stessi siamo la causa dei nostri mali, non altri. Gli altri sono soltanto strumenti con i quali l’equilibrio naturale, erroneamente chiamato “Giustizia di Dio”, ci chiede di sistemare i conti che abbiamo aperto. Dobbiamo perciò pagare i debiti e nel contempo riscotiamo i crediti per il bene che abbiamo fatto.

Convincetevi che, se non avete debiti da pagare, sarete inattaccabili. Lo sarete anche se emanerete pensieri d’amore verso tutte le persone e tutte le cose. Essi, infatti, formeranno intorno a voi un’aura di luce che vi difenderà da ogni attacco malevolo.

- Karma collettivo e Karma individuale -

(Il pensiero è la sola forza che dà vita o distrugge, a seconda che è diretta in bene o in male (Prentice Mulford)

L’umanità, attraverso i propri interessi, le proprie azioni ed i propri sogni di carattere benefico ed altruistico, crea poco a poco, un’entità bianca, mentre, con quelli di carattere egoistico e malevolo, crea un’entità nera, un demone potenziale. Sarà proprio la qualità dell’energia a far crescere una o l’altra di tali entità.

La creazione di queste due entità fa’ parte delle leggi che governano il nostro Universo. Quando l’umanità compie certe azioni, oppure pensa in un certo modo, contribuisce (nel Mondo astrale) alla formazione di una di queste due grandiose entità: è inevitabile.

Ogni pensiero ed emozione dell’uomo prende vita e forma nel suo universo individuale ma, nel momento in cui vi sono milioni di persone, che pensano e percepiscono come lui, significa che vi sono milioni di persone all’opera per creare nel Mondo astrale la medesima entità.

Quando l’entità nera ha raggiunto un certo grado di sviluppo cerca di scaricare l’energia accumulata, si creano allora i presupposti per l’inizio di una guerra, un massacro, un gesto fanatico o un cataclisma naturale di cui il terremoto è un classico esempio.

Non siamo puniti per i nostri peccati ma dai nostri peccati


I Maestri ci osservano continuamente ma ciò non significa che Essi, vedendo che l’umanità si comporta molto male, emettano un verdetto seguito da una punizione. I Maestri non hanno bisogno di mettere in atto delle punizioni; non esiste nel nostro Universo nessuna punizione se non quella che l’umanità si crea da sola dando vita all’entità nera che abbiamo descritta.

Fintanto che le entità sviluppano la loro forma nel Mondo astrale, non vi è alcun problema per l’umanità o per la vita del pianeta. Rappresentano una situazione che assomiglia a quella del feto nel grembo materno, non crea problemi né per se stesso e neppure per la madre. Il bimbo si trova là, buono buono, non lo si sente piangere né gridare, non pretende nulla, si trova appartato e cresce pian piano.

Dopo la nascita, invece, subito dopo la nascita, il bimbo, che ora esiste nel mondo in modo tangibile, comincia a reclamare il suo diritto a mangiare, respirare, essere amato e riconosciuto; da quel momento diventa esigente. Allo stesso modo dopo un certo tempo la gestazione astrale dell’entità, nera o bianca che sia, arriverà a termine e si manifesterà nel Mondo fisico. E’ in quel momento che essa pretenderà ciò che gli è dovuto, proprio come un bambino appena nato e, se si trattasse di un’entità maligna, si produrranno grandi catastrofi.

Per provocare questi catastrofi, l’entità nera cercherà chi le assomiglia, esattamente così come fanno i bambini che, una volta grandicelli, cercano tra i loro piccoli amici quelli che sono più portati a fare le birichinate da loro ideate. L’idea distruttiva di questa entità sarà innanzitutto recepita dalle persone che, a loro insaputa, le hanno dato vita e fornito l’energia necessaria al suo sviluppo.

E’ per questo motivo che si può vedere qualcuno arruolarsi nell’Esercito mentre pensa tra sé: “Non ho più nulla da perdere, allora mi unirò a coloro che cercano di salvare il mio Paese”, oppure “Non ho motivo per vivere, così cercherò di esistere per la mia Patria, per una nobile causa”. In realtà questa offerta di sé mostra come vi siano delle persone che nello stesso tempo collaborano al piano guerrafondaio di un’entità nera e, con il loro sacrificio, cercano di riscattare la parte di energie negative che hanno offerto all’entità stessa per autogenerarsi.

Quindi, esiste un’attrazione tra questa entità e le persone che l’hanno creata, anche se nel momento in cui esse muoiono sembrano esserne le povere vittime. Ogni volta che vedete accadere delle cose nefaste, orrori dovuti alla guerra o al fanatismo, oppure catastrofi ambientali (terremoti, alluvioni, incendi, ecc.), sappiate che dietro ogni evento vi è stato un accumulo di energia che, scaricandosi, lo l’ha generato.

- Come superare il Karma negativo -

La maniera migliore per non aggravare il vostro Karma è di accettare il destino e lasciare che si compia, senza tentare di sfuggirgli. Penserete che questo è fatalismo. No, i fatalisti accettano gli avvenimenti perché “sta scritto”, e così non reagiscono. Si lasciano coinvolgere da ciò che accade come fanno gli animali, senza cercare di modificare la situazione con la volontà e l’azione.

I veri discepoli non sono fatalisti; essi decidono di assumere delle iniziative e dicono: “Ho com­messo degli errori nel passato, devo pagare, va bene. Ma per il fatto di aver sbagliato, devo rimanere inerte a soffrire? Mi impegnerò piuttosto in una grande e nobile impresa, che non soltanto cancellerà tutto, ma mi porterà anche alla vera liberazione”. A che cosa serve pagare il Karma se è unicamente per soffrire senza evolvere?

- La felicità mediante la Legge di Causa ed Effetto -



La felicità è nobile e nasce dalle cose costruttive. Il piacere, basato sulla vanità e sul desiderio, non dura e si tramuta sempre in pena (Dal “Nakulamata”)

I tipi materialisti ed intellettuali, dovrebbero considerare la Legge di causa e di effetto, così come considerano la Legge di gravità, la Terra attira tutto ciò che si allontana da lei, noi attiriamo tutto ciò che si è allontanato da noi. Tutte le religioni confermano questa grande Legge, ma citerò soltanto quanto ha detto Gesù di Nazareth: “Ciò che l’uomo semina, quello raccoglierà”.

Possiamo aggiungere: “Qualsiasi cosa un uomo raccoglie, quello è ciò che ha seminato nel suo passato”. In Cina questa legge è enunciata in questi termini: “Semina un frutto per raccogliere quel frutto, semina semi di zucca se vuoi raccogliere zucche”.

Lork Kilmur, primo ministro inglese, quando parlò alla Westminster Hall di Londra ad una udienza di magistrati e di avvocati inglesi ed americani, disse che per risolvere i mali che affliggono l’umanità non c’è che un mezzo: insegnare agli uomini come funziona la Legge di causa e di effetto e come creare buone cause al fine di raccogliere degli effetti benefici.

Tutti i nostri pensieri, le nostre emozioni e le nostre azioni appartengono ad una di queste due categorie:

1. ciò che determina armonia,
2. ciò che semina disarmonia.

Noi spargiamo i semi dell’armonia o della disarmonia in ogni momento della nostra vita quotidiana e, nella stessa precisa misura, raccogliamo armonia di disarmonia dalle persone che ci circondano e dalle situazioni che incontriamo.

Quando i nostri pensieri, le nostre emozioni e le nostre azioni sono incontrollate, ge­neralmente noi reagiamo in sintonia con gli stimoli che ci arrivano. Perciò, se qualcuno ci parla in modo critico di cose o persone noi, generalmente, ci uniamo a lui con il nostro risentimento e le nostre critiche, senza renderci conto che così facendo attiriamo disarmonia su noi stessi.

Poiché questa è la sola Legge che insegna a vivere, basterà controllare le cause per essere sicuri di controllare gli effetti. Supponiamo che il Sig. X provochi disarmonia nel Sig. Y o che manchi ad un dovere verso di lui. Agendo in questo modo X ha creato una causa. Y, con la sua reazione genererà una nuova causa: se reagisce armonicamente alla provocazione di X egli creerà una causa armonica; se reagisce in malo modo, irritato e offeso, anch’egli seminerà una causa negativa e disarmonica.

Dobbiamo comprendere che questa Legge è tanto perfetta che anche la critica del governo, del tempo atmosferico o dei cosiddetti oggetti inanimati, produce per noi dei semi di disarmonia. Quantunque la causa e l’effetto siano inseparabili, così come il diritto e il rovescio di una moneta, ciò non significa che si possa constatare un effetto a tempo breve; qualche volta può accadere, ma in altri casi esso potrà realizzarsi molto più tardi, magari in una vita successiva.

In questa Legge possiamo perciò vedere quella che ci viene proposta come Giustizia di Dio. Questa Legge ci porta anche a comprendere che “noi non siamo mai puniti per i nostri peccati ma dai nostri peccati”.

- Quello che conta è il momento presente -


Un sorriso che non dai, è un sorriso che non avrai.

Noi dobbiamo CREARE ARMONIA ORA. Dobbiamo sempre cercare di rispondere in modo positivo a qualsiasi situazione ci si presenti dinanzi. Con il controllo dei nostri pensieri e dei nostri sentimenti siamo liberi di attirarci cause armoniche o disarmonie in ogni istante della nostra vita.

Se impariamo ad osservare noi stessi e gli altri scopriremo ben presto che ognuno raccoglie ciò che semina. Controllando le nostre reazioni verso il mondo esterno, noi diventiamo padroni completi della nostra vita. Vivendo in armonia QUI e ORA, noi siamo in grado di equilibrare le energie negative che abbiamo creato nel passato e prepararci un futuro di pace e benessere.

Quando comprendiamo cos’è che genera le cause e gli effetti, cambia completamente la nostra attitudine verso coloro che provocano disarmonia in noi. Comprendiamo che essi stanno seminando una causa, mentre noi stiamo soltanto raccogliendo il frutto di ciò che abbiamo seminato nel passato. Dovremmo sempre ringraziare coloro che ci fanno del male perché in questo modo ci permettono di chiudere un conto che abbiamo aperto tempo fa, magari in una vita passata. Scrisse a tal proposito Richard Bach: “Quando hai davanti un problema, guardagli nelle mani: vedrai che ha un regalo per te”.

Massime importanti

- Tutte le libertà scaturiscono dalla libertà mentale.
- Vivi nel presente, per il futuro, guidato dal passato.
- Nessuno è felice se non pensa di esserlo.
- Le responsabilità vengono attirate dalle spalle in grado di sopportarle.
- Il potere dell’amore, non l’amore del potere, può portare la pace.
- Per un uomo saggio, ogni giorno è una nuova vita.

- “Vai… e non peccare più.” – Gesù di Nazareth -

Fonte: link

6 passi per essere presenti a se stessi

La consapevolezza si esercita con piccoli gesti e piccole attenzioni che sviluppano apertura nei confronti del mondo e allargano gli orizzonti percettivi di ciò che siamo e ciò che vogliamo diventare.

Prima di cambiare il mondo dobbiamo saper cambiare noi stessi. E quando abbiamo cambiato noi stessi abbiamo già cominciato a cambiare il mondo.

Cambiare non vuol dire diventare altro da ciò che siamo, ma vuol dire lasciare da parte ciò che crediamo di essere o ciò che gli altri vogliono che noi siamo, per entrare invece più in contatto con la nostra natura autentica con ciò che vogliamo, che sentiamo, che crediamo e con ciò che possiamo effettivamente diventare se solo diamo fiducia e sostegno alle nostre potenzialità sopite.

Questo processo si innesca imparando a diventare presenti a noi stessi, creandosi spazi e tempi di silenzio interiore da cui lasciar emergere nuovi colpi d'occhio sulla realtà, nuove risposte e, soprattutto, nuove domande. Potremo così cominciare a indirizzare la nostra vita verso attività che abbiano un senso per noi, rimettendo in
gioco – come dice il sociologo Domenico De Masi – gli equilibri che la nostra vita ci costringe a rendere definitivi, aprendoci all'innovazione, al rinnovamento, al cambiamento, all'apprendimento e alla crescita.

- Cosa ci piace veramente? -

Sappiamo rispondere a questa domanda? Conosciamo le nostre più profonde esigenze e sappiamo scegliere ciò che è meglio per noi senza farci condizionare dall'abitudine o dalle convenzioni nelle nostre scelte? Non è mai troppo tardi per imparare, basta iniziare a porsi la domanda e porsi in ascolto, per cogliere le risposte.

- Tempo per sé -

Spesso troviamo un senso alla nostra vita semplicemente affannandoci per gli altri e disperdendoci in mille attività. Ma finiamo col dimenticare noi stessi, e non potremo mai essere veramente utili agli altri se non avremo prima imparato a fare i conti con noi stessi. Prendiamo tempo, quindi, e dedichiamocelo, per una volta.

- Osare -

E' nell'oltrepassare i propri limiti che ci sentiamo ancora più vivi e che sperimentiamo in pratica la nostra capacità di modificare la realtà con il nostro contributo. Non facciamoci limitare da idee preconcette di noi stessi, non rassegniamoci a dipendere dalle nostre paure e dalle nostre incertezze. Andiamo oltre, è possibile!

- Essere curiosi -

Il mondo è piccolo quando non alziamo gli occhi dal nostro giornale o dalle pratiche che dobbiamo sbrigare. Diventa immenso quando ci permettiamo di guardarci attorno, di cogliere ogni occasione per imparare qualcosa di nuovo per scambiare esperienze e informazioni con chi ci sta vicino e chi ci sta lontano, scoprendo così cose che, da
soli, non avremmo mai conosciuto.

- Ritrovare la passione -

Non è nel distacco ma nell'amore per la vita che si esprime il più alto grado dell'umanità. La capacità di provare forti emozioni nasce dall'interno, non dipende da un oggetto piuttosto che da un altro, nasce dalla disponibilità a lasciarsi trascinare dal vento della vita, senza perdersi, ma giocandoci insieme, come potrebbe fare un abile
velista.

- Coltivare la meraviglia -

Anche la capacità di divertirsi e di vivere appieno il presente non nasce dall'esterno ma da una disponibilità interna. Il mondo è sempre nuovo, giorno dopo giorno, momento dopo momento. Aprendo la mente ed educandola a cogliere l'unicità di ogni istante, trasformiamo il nostro tempo in un'avventura senza fine.

(di Marcella Danon)

fonte: link

venerdì 28 agosto 2009

Come realizzarsi


Salve a tutti, volevo proporvi questa sequenza di video, per la quale va ringraziato l'utente youtube RocciaSenzaForma, che ritengo ricca di contenuti interessanti..Il viaggio nella conoscenza di se stessi non è cosa semplice di per se, e questa realtà che ci circonda tende ad assorbire le energie che potremo invece spendere in molti altri modi..contemplare l'infinita bellezza della creazione,l'immensa gioia dell'appartenenza ad essa,l'essere a contatto con la fonte ed il suo infinito amore..Un contributo che ho trovato per caso, (o forse no?), e che ha creato in me alcuni pensieri, alcune domande, a cui ho voglia di dare risposta..Un saluto,felice giornata a tutti..ArgonautaMente

lunedì 24 agosto 2009

La gioia per il cambiamento



Salve a tutti, volevo condividere con voi questo video..La gioia per il cambiamento...chi la sente, chi la vive, potrà già capire cosa si prova..E' anche un invito a guardarsi intorno per comprendere i cambiamenti in atto, e cercare in se la forza per essere allo stesso tempo parte di questo cambiamento..un ringraziamento a SollMent per il contributo..Un saluto a tutti,ArgonautaMente

venerdì 21 agosto 2009

Vivere coerentemente

Salve a tutti..Questa sera volevo condividere con voi dei pensieri, riflessioni più che altro, che negli ultimi tempi imperversano nella mia mente..Sto attraversando un periodo ricco di stimoli, in cui sto imparando meglio ad ascoltarmi, a capirmi..Cerco di captare ogni piccolo segnale che arriva dal mio cuore, e sono più che mai deciso a dargli voce..E questo mi fa stare bene..Sto acquisendo una maggior serenità nella vita di tutti i giorni, e con me stesso sto ancora meglio..Il viaggio, la scoperta di nuove sfumature laddove non credevo ce ne fossero, lo stupore per un gesto, per un'azione compiuta con amore, la gioia di scorgere nelle persone che ti stanno intorno amore nei gesti più semplici..L'amore è una forza divina, e se davvero si opera nel quotidiano considerando questo principio come ispirazione di ogni singolo gesto, la vita può sorprenderti in modi che nemmeno ti immagini..Delle volte rifletto su gesti quotidiani, osservo come determinate cose siano fatte in alcuni modi, dati per scontati, anche se si opera contro quelli che sono dei propri punti di vista, ma in ogni caso quello è il modo in cui "tutti" fanno e quindi a cosa serve pensare a ciò che si sta facendo?!Delle volte cerco anche di spiegarmi il perché di questi comportamenti, e per esperienza personale, credo di aver intuito alcuni dei motivi di questo agire secondo un pensiero di massa,e diciamolo, senza stare lì a pensare più di tanto a quello che si fa..Beh direi che in primo luogo è più facile agire in questo modo, pochi pensieri, poche preoccupazioni, meglio di così?La mia risposta è si, si può fare meglio di così..Quando ci si conosce un po' meglio,e si comincia a guardare con un'altra ottica quello che c'è intorno a noi, credo che non tutto possa più essere accettato per come è stato fino a quel momento..ma chi le vuole le preoccupazioni,o i pensieri di una scelta "controcorrente"? beh credo che questo sia forse ciò che più spinge a non fare qualche passo in più verso la conoscenza di se stessi, con il primo passo di ascoltare i messaggi che arrivano direttamente dal profondo di se stessi..Ascoltarsi invece, credo sia molto importante, è stato un primo passo per me, e devo dire che non sempre è stato semplice, ma le "conseguenze" valgono tutto l'impegno risposto in questa azione..Vivere in modo coerente alla mia persona, è questo che cerco di realizzare, ed è per questo che giorno per giorno mi inoltro nella ricerca di quelle lievi vibrazioni che vengono dal mio profondo, che si presentano davanti a qualsiasi ostacolo o azione, e che mi aiutano a capire ed a riflettere su ciò che è per me "giusto" e rispetta i miei ideali di esistenza..E' bello stupirsi di quanto un gesto, mai fatto prima solo perché non ci si era ascoltati fino in fondo, possa fatti sentire in sintonia con te stesso e tutt'uno con la "fonte"..Un saluto, Argonautamente..Il viaggio continua..

lunedì 3 agosto 2009

Riflessione:Mente e cuore

Salve a tutti, è da tempo che non posto sul blog, questo per me è un "luogo" importante,e da fin troppo tempo non riesco a dedicargli del tempo, come del resto avviene con me stesso in questi ultimi giorni..E' un periodo particolare, i vari impegni della giornata si susseguono incessantemente, ed alla fine il tempo sembra scorrere come sabbia tra le mie mani, lasciando in me una sensazione di incompletezza, quasi di vuoto..Devo dire che non per questo il mio viaggio, la mia voglia di conoscermi e di conoscere si sia smarrita..Noi uomini siamo degli esseri molto completi, con facoltà che vanno ben oltre la nostra immaginazione..In questi giorni sto vedendo ancora più come in me, e credo in ognuno di noi, vi sia un alleata invisibile, che però apporta un contributo di inestimabile importanza..è la Mente..eh si, proprio lei..col nostro cuore sentiamo le emozioni, avvertiamo le vibrazioni di cui tutto ciò che ci circonda è composto, ci relazioniamo, interagiamo con le persone che incontriamo sul nostro cammino, guidati dalle sensazioni e dalle vibrazioni che provengono dal profondo, dalla nostra "essenza"...la mente invece, è denotata spesso come sede del solo raziocinio, ed è in questo senso definita la nostra parte "fredda", razionale..La mia visione della mente è un tantino differente, se vogliamo più personale, rispetto alla più diffusa visione di questo nostro lato prettamente "razionale"..Mi piace paragonare la mente ad una macchina da presa che cattura, fotogramma per fotogramma, su un'infinita pellicola il film della nostra vita..Quando il film scorre davanti ai nostri occhi spesso non ci accorgiamo della presenza della miriade di fotogrammi di cui in realtà è composto, siamo più attenti alla scena in primo piano, a svolgere il nostro ruolo al suo interno..L'interezza della scena che si svolge davanti ai nostri occhi, nel momento stesso in cui si svolge non è da noi colta in tutti i suoi particolari, le cose in primo piano attirano la nostra attenzione e ci portano ad agire in quella direzione, in modo mirato, facendoci perdere la visione dell'intero contesto..Resta però il fatto che quei fotogrammi sono passati tutti, e nella loro interezza, al vaglio della nostra mente, che a differenza di quanto crediamo, ne ha "elaborato ed immagazzinato" il contenuto..(non è proprio grazie a questo aspetto che i messaggi subliminali riescono ad agire in modo poco esplicito, ma efficace sulla nostra mente??)..Ecco che mi accorgo che, mentre questi ultimi giorni sembrano passare veloci, frenetici, non dandomi il tempo di metabolizzare e riflettere, in realtà comprendo che ciò avviene ad un livello differente, grazie alla mia mente..Quando mi prendo una pausa, come sto facendo in questo momento, capisco che in realtà sono tante le cose che ho immagazzinato,sono varie le pellicole che se richiamate con un pensiero scorrono davanti ai miei occhi, e possono offrirmi una visione in parte inedità di ciò che ho vissuto, e questo aspetto aggiunge un altro contributo al mio viaggio..Quando richiamo all'attenzione alcuni pensieri riesco a sentire ed a capire le emozioni e le sensazioni generate da un dato comportamento, da un dato avvenimento, in modo differente da quanto abbia potuto fare al momento stesso, e questa sorta di connessione tra cuore e mente, che con sorpresa e gioia ho osservato in quest'ultimo periodo, aggiunge un nuovo e stimolante elemento nel mio viaggio di conoscenza sia dentro, che fuori di me.."Conosci te stesso e conoscerai l'universo e gli dei"
, mi ripete spesso un mio caro amico..Approfitto per lasciare un saluto a tutti i miei lettori ed amici, grazie delle visite e del sostegno..Un saluto, ArgonautaMente..il viaggio continua..

giovedì 23 luglio 2009

2012:la nuova era della consapevolezza. Utopia o realtà?illusione o risveglio?

Per chi sa riconoscerli, negli eventi di questi tempi si scorgono in maniera sempre più intensa i segnali di un nuovo Sentiero... che passa direttamente per il 2012: una nuova era di consapevolezza... Utopia o realtà? Illusione o Risveglio?

C'è un Sentiero che solo il cuore riconosce... e negli eventi di questi tempi una realtà dove convergono gli eventi e Quanto ho scritto proviene da un “Sentire Interiore” che, ogni giorno, pare avvalorato dagli eventi che si susseguono con una forte accelerazione.

Il sistema mondiale è in forte affanno. L’equilibrio fittizio tra i poteri dell’Est e dell’Ovest è precario. Vi sono immense popolazioni che sono allo stremo, che soffrono la fame, le ingiustizie, le guerre, le dittature. Il Nord chiude le porte al Sud del mondo, dopo averne sfruttato per secoli le risorse. Gli stessi paesi ricchi vivono una crisi profonda che sta entrando, come un virus mortale, nel cuore delle democrazie consolidate.

La suprema “teoria del profitto” propugnata dai potenti di turno, diventata “pensiero comune” anche tra la maggioranza dei cittadini di questi paesi, ha moltiplicato le diseguaglianze creando un malessere diffuso che lentamente sta venendo in superficie. All’improvviso scopriamo che la “sicurezza dell’Avere” si è trasformata in “insicurezza dell’Essere” che alimenta uno spaventoso “vuoto interiore”.

Il mondo virtuale ci sta crollando addosso rovinosamente. Ne vediamo gli evidenti segnali sia nella crisi economica in atto sia nel crescente disinteresse verso la Politica che, sempre di più, viene percepita come un organismo di potere e di dominio nelle mani di una classe privilegiata che pare avere perso la rotta dei veri bisogni delle persone.

Questa consapevolezza sta cominciando a modellare le basi dell’inevitabile crollo del sistema. La gente inizia a capire. Il bisogno di cambiamento, prima di essere razionalizzato a livello cosciente, nasce nel profondo, in un territorio ancora sconosciuto a molti. Il modello di vita basato esclusivamente sull’Avere e sul culto dell’Ego ha creato uomini freddi e razionali che hanno, in gran parte, dimenticato di avere un cuore. Lo smarrimento interiore appare sempre più evidente.

Nondimeno in fondo al proprio essere, ogni uomo percepisce nitidamente il bisogno di pace, di equilibrio, di armonia. Questa, a mio parere, sarà la leva del salto evolutivo, del cambiamento radicale, che investirà, come un ciclone, una grande massa di persone che saranno pronte ad aprire il cuore alla “forza inarrestabile” che sgorgherà dalle radici della propria anima. Vi sarà una vera e propria “deflagrazione di Consapevolezza” che provocherà il definitivo crollo di tutto ciò che non produce “perfetta armonia”.

Questo pare inevitabile come il mare che ora è forte e violento e distrugge, ora è calmo e placido e accarezza il cuore. Sarà come l’aprirsi di un abisso immenso che inghiottirà tutto ciò che non è in equilibrio con la divina “legge dell’Amore”. Presto arriverà il giorno nel quale sapremo usare il nostro “libero arbitrio” per creare un “mondo di pace” governato da una nuova generazione di persone semplici, limpide ed illuminate che agiranno seguendo gli impulsi del cuore e produrranno leggi terrene di benessere comune e planetario portando tutti gli abitanti della Terra a condividerne pacificamene i tesori e le ricchezze.

Non sarà un passaggio indolore perché i “poteri antichi” proveranno ad ostacolare il cambiamento oscurando le menti con la paura. Tuttavia un “Uragano di Consapevolezza” irromperà nei cuori di molti come una “Chiara Luce” che libererà le menti dai grovigli della ragione istillandovi cristalli di saggezza. Il Risveglio avverrà in ogni angolo del mondo perché tutti “vedranno”, tutti “conosceranno”. Saggi dell’Est e dell’Ovest, del Nord e del Sud si riuniranno in una grande assise per stilare il “Trattato dell’Armonia e dell’Equilibrio” che unificherà tutti i popoli e creerà stabilità sul pianeta.

Quanto ho scritto proviene da un “Sentire Interiore” che, ogni giorno, pare avvalorato dagli eventi che si susseguono con una forte accelerazione. Lavoriamo per costruire un mondo di Luce. Già questo sta avvenendo vicino alle catastrofi quotidiane. Già si intravedono “uomini diversi” apparire all’orizzonte. Chi è già consapevole deve intensificare il suo operato di Pace. In realtà, coloro che hanno cominciato ad aprire il loro cuore all’Amore stanno già scrivendo, dentro se stessi, il “Trattato dell’Armonia e dell’Equilibrio” che diventerà la Legge Universale del nuovo mondo che ci aspetta.

Un grande abbraccio.
Diventiamo Pensieri!
Fonte:link

lunedì 6 luglio 2009

Siate pionieri

Siete pionieri, viaggiatori coraggiosi; avete ereditato la mappa tracciata dai vostri antenati, una mappa che ha sfidato il potere, le catene e i roghi. Il vostro mondo tecnologico può favorire questo viaggio, aprendovi alla visione multidimensionale dell’esistenza, ma anche distogliervi dal vostro intento, isolandovi e rinchiudendo la vostra immaginazione in compartimenti stagni prefabbricati. Potete utilizzare questi preziosi strumenti progettati per il potere e il controllo delle vostre menti cavalcando la libertà, veleggiando sempre verso l’alto, mai schiavi. Seguite il cuore ed usate la mente per ridisegnare la vostra vita. Imparate a conoscere chi siete veramente, come funziona la perfezione del vostro essere biologico; accantonate per un momento le spiegazioni che avete sempre ricevuto, la storia ufficiale, le idee della scienza e i dogmi delle religioni. Ascoltate la vita che vi abita, apprendetene le lezioni, interagite con i vostri sensi psichici e indagate nel profondo. Incontrate la vostra luce e il vostro buio, assaggiate tutte le sensazioni. Il mondo in cui vivete è quello su cui focalizzate la vostra attenzione, ma c’è qualcosa di molto più grande che vi riguarda e che non avete ancora incontrato ed esplorato; siete molto di più di quello che hanno deciso di farvi credere. La vostra sfida attuale consiste nel conquistare la libertà e questo non significa lottare contro il governo e contro l’esercito. La vostra lotta è contro il controllo che il potere esercita sulla vostra mente attraverso la manipolazione della conoscenza; reclamate le vostre capacità innate di guarire, creare con il pensiero, comunicare telepaticamente, percepire ed interagire con i campi energetici. Usate la mente come uno strumento, essa non è ciò che siete, perché voi siete molto di più di questo, ma può costituire uno strumento di creazione. Strumento al vostro servizio, non signore delle vostre vite. La vostra scienza, fondata sulla limitatezza del dominio mentale vincolato alla realtà materiale, vi impone di attribuire nomi, di etichettare e definire; ma l’espansione della vostra coscienza passa attraverso la percezione delle vostre più intime emozioni, dalla capacità di vivere ciò che siete e di padroneggiare il vostro essere. Diranno di voi che siete dei visionari sovversivi, ma come esseri umani coscienti dovrete soprassedere a tutto questo. Il vostro compito risiede nel cambiare la vibrazione del vostro pianeta e traghettare la vostra civiltà verso un’onda di consapevolezza. Ogni cosa è energia, luce intrappolata, anche il marmo su cui ora state camminando; il vostro corpo non è solido, niente lo è. Tutto è una danza di energia, un’energia libera ma rinchiusa in una forma perché le vostre percezioni sono educate a captare la realtà in questo modo. Ed è con questa energia che dovete imparare ad interagire profondamente. Si è sempre lottato per il possesso della mente umana, forse vi è stato fatto credere che siete imperfetti e che solo Dio e i suoi ministri possono intercedere per voi; in realtà vivete in corpi biologici progettati in modo mirabile, in grado di vivere un’esistenza esemplare. Non biasimate i vostri antenati per aver scelto di delegare il proprio potere sulla base della paura; la via del rinnovamento passa anche attraverso il perdono per le azioni del passato. Siate costruttivi, non criticate né condannate, ma operate una discontinuità con il modello in cui siete vissuti fino ad oggi. La comprensione della vibrazione dell’amore, in tutte le sue forme, è la lezione più importante della vita. Cercate l’armonia, domandatevi cosa vi occorre per coltivarla nella vostra vita. Lasciatevi guidare dall’energia femminile della dea Madre che risiede dentro di voi, pronta ad assistervi nel risveglio della vostra coscienza. Alle donne di questo tempo è richiesta la grande sfida di recuperare il proprio valore come conoscitrici dei misteri dei cicli della vita. Risvegliate il potere della vostra femminilità e non avrete bisogno di competere con l’energia maschile per cogliere la vostra essenza. Voi provenite da un’eredità ancestrale, direttamente dalle stelle. Voi appartenete alle stelle ed è lì che tornerete.

Fonte: link

lunedì 29 giugno 2009

Piccolo confronto con la realtà..

Il viaggio, metafora davvero adatta ad indicare il percorso di conoscenza ed esplorazione della realtà di se stessi, e di quella che riguarda il mondo che ci circonda..quando scavo dentro di me, le domande iniziano ad essere sempre più, porto l'attenzione a degli aspetti prima trascurati o trattati con superficialità, che vogliono però venir fuori, manifestarsi ed aggiungere un ulteriore tassello nel ritrovare la vera essenza della mia persona..aspetti talvolta impensabili, conseguenti di lunghe riflessioni e di attento ascolto di ciò che ho dentro..Quando si inizia ad indagare, a ricercare, non sempre quello che viene a galla è piacevole..In particolare mi riferisco al contesto che ci circonda..spesso siamo portati ad agire in un modo perchè è "così" che si fa..spesso non ci si chiede il perchè di certi gesti, comportamenti, o ci si informa sulle conseguenze di questi ultimi, ma non solo per se stessi , ma per il bene delle persone di questo mondo, e del nostro pianeta stesso..Ci sono cose che noi facciamo (perchè "così" si fa) che hanno delle conseguenze che nemmeno ci immaginiamo, e che, invece, se spinte dalla nostra volontà,dal nostro desiderio di un mondo migliore, del bene collettivo, porterebbero delle conseguenza positive sorprendenti...In realtà però, noi siamo quotidinamente "bombardati", e passatemi il termine, dai mass-media che ci propongono ideali di bellezza, di ricchezza, di fama, di consumismo, di egoismo..poche sono le notizie in cui si parla di una sensibilizzazione verso certe scelte, del fatto che se noi apportassimo delle modifiche al nostro stile di vita, ma non modifiche abissali, perchè in Italia, nel Mondo, non siamo poche centinaia di persone, e basterebbe una piccola rinuncia per avere in larga scala un effetto amplificato di 4-5 miliardi di volte..I mass-media sono uno strumento molto potente, e se certi messaggi partissero principalente da quella fonte, un cambiamento, auspicato da tante persone, potrebbe anche divenire realtà..Questa è una rappresentazione molto semplicistica di questo aspetto..bisognerebbe capire cosa c'è dietro questo atteggiamento dei media..interessi, giochi di potere..eh si perchè chi fa informazione ha un certo "potere", che si quantifica in denaro però, e nella nostra società chi più ne ha, più ha voce in capitolo..La rete, Internet, è uno strumento di informazione altrettanto potente, e se vogliamo anche più libero rispetto a tanti giornali o reti televisive, ed in cui ognuno può parlare, esprimersi , può dire cose giuste o sbagliate, ma almeno in questo caso è chi legge che sceglie se dar credito o meno a ciò che legge, a ciò che sente, senza alcun tipo di pre-censura, anche se c'è da iniziare a preoccuparci visto che qualche prima forte censura inizia a vedersi (youtube di menphis75)..Non è un caso che dei personaggi tagliate fuori dall'ambito televisivo trovino spazio, e soprattutto possono ancora essere seguiti e sostenuti da persone che credono negli intenti di quei personaggi, che iniziavano ad essere "scomodi" per il sistema..o forse troppo veritieri?!La coscienza collettiva, l'idea che siamo una sola cosa con la nostra amata Terra, che siamo tutti figli di un solo Padre, siamo tutti fratelli,è un argomento bandito in questi sistemi di informazioni, fin troppo controllati e filtratti per trattare sempre e solo degli stessi argomenti..La verità non dovrebbe essere nelle mani di pochi, dovrebbe essere accessibile a tutti ed essere vissuta come realtà..invece se non fosse per quei "pochi" che cercano su Internet, e che si impegnano per la divulgazione e la diffusione di ciò che viene abilmente snobbato o che non può passare in quei circuiti, cosa ne sarebbe delle nostre vite?saremo solo attori inconsapevoli di un film che invece dovremmo dirigere da registi..Tutto sta a noi, alla nostra voglia di interrogarci, di capire il perchè delle nostre azioni e delle conseguenze ad esse legate, e di agire di conseguenza quando ci troviamo di fronte ai fatti che ci appaiono nella loro vera natura...Un saluto,ArgonautaMente.

domenica 14 giugno 2009

"..Io sono il Bennu, l'anima di Ra.."

Altro pittogramma, incredibile, affascinante, bellissimo, non trovo aggettivo per descrivere l'ultimo Crop Circle comparso il 12 Giugno 2009 a Yatesbury nel Wiltshire (UK) e che mostra la Fenice simbolo del Fuoco, simbolo di spiritualità universale, purificatore e guaritore, e pure civilizzatore “Quiescit in sublimi": si acquieta solamente quando ha raggiunto la sommità, la perfezione. La fenice rappresenta molti significati ma quello che più può interessare in questo periodo di grandi cambiamenti e il fatto che questo uccello rappresenta la Rinascita e che la fine di un ciclo non comporta la distruzione di tutto quanto fatto, bensì è permesso ripartire da dove si era arrivati per proseguire il cammino ad un livello superiore. Ma vediamo cosa significava La fenice nell'antico Egitto.


«..Io sono il Bennu, l'anima di Ra, la guida degli Dei nel Duat...

Che mi sia concesso entrare come un falco, ch'io possa procedere come il Bennu, la Stella del Mattino..

cantando così divinamente da incantare lo stesso Ra»


Gli antichi egizi furono i primi a parlare del Bennu, che poi nelle leggende greche divenne la Fenice. Uccello sacro favoloso, aveva l'aspetto di un'aquila reale e il piumaggio dal colore splendido, il collo color d'oro, rosse le piume del corpo e azzurra la coda con penne rosee, ali in parte d'oro e in parte di porpora, un lungo becco affusolato, lunghe zampe e due lunghe piume — una rosa e una azzurra — che le scivolano morbidamente giù dal capo (o erette sulla sommità del capo). In Egitto era solitamente raffigurata con la corona Atef o con l'emblema del disco solare.

Peraltro si dice anche che dalla gola della Fenice giunse il soffio della vita (il Suono divino, la Musica) che animò il dio Shu (in seguito identificato con Anhur, il cui nome significa Portatore del cielo, diventando Anhur -Shu un Dio barbuto). Anhur - Shu o Ashur era appunto il Dio che gli Assiri veneravano al posto di Marduk (Nibiru) e veniva simboleggiato all'interno di un disco alato. Rappresenta il Sole che nell'antico Egitto, a mezzogiorno era associato a un falco in volo (Horus) e a volte con un occhio che vedeva tutto e ardeva con giudizio (l'occhio di Horus). Horus era associato anche al "Risorgere dalle proprie ceneri" - significa che la fine di un ciclo non comporta la distruzione di tutto quanto fatto, bensì è permesso ripartire da dove si era arrivati per proseguire il cammino ad un livello superiore. Il Ciclo della Fenice è l’opposto di quello del Serpente Ouroboros. Infatti mentre il Serpente si riveste dei viventi per replicare se stesso e li getta come cambiasse la pelle; la Fenice, al contrario, è l’Iniziato che domina l’energia del Serpente e la usa per replicare se stesso e per risorgere ad un gradino di vita superiore...Chi non sa risorgere dalle proprie ceneri come una Fenice non farà nessun progresso, ma ogni anno tornerà sotto il giogo del Serpente. .. La Fenice sfugge al Ciclo del Serpente, in quanto non muore alla fine del ciclo per lasciare il posto alla propria discendenza, bensì rinasce dalle proprie ceneri.


Fonte:link


La Fenice..un simbolo..qualcosa di più profondo del semplice uccello mitologico..simbolo di spiritualità universale..Gli Egizi, popolo con una storia millenaria alle spalle, avevano grande attenzione per il lato spirituale, sono stati in grado di compiere opere la cui realizzazione tutt'oggi non è ancora del tutto chiara..Noi ci siamo evoluti, abbiamo fatto tante scoperte importanti per la vita di tutti i giorni, dalla diffusione dell'elettricità all'invenzione di calcolatori, reti di comunicazione, ed altre scoperte che sicuramente hanno migliorato la qualità della nostra vita..Certo c'è anche il rovescio della medaglia, nonostante questo progresso ci sono popolazione dove il principale problema è la fame, le malattie, ed ogni giorno è una lotta per la sopravvivenza..la smisurata voglia di potere,di controllo, che si cerca di attuare sulle risorse del nostro pianeta, porta a lotte interne, guerre, soggiocamento di popolazioni, ed è tutto sotto i nostri occhi..sia il progresso, sia le negative conseguenze di certi atti..eppure..credo che siamo arrivati ad un punto in cui il progresso ha dato un contributo alle nostre vita, certe persone possono dire che hanno ciò che gli "serve", ma ciò che serve nella vita è solo terreno, materiale?non credo proprio che sia così..il senso di vuoto che crediamo di colmare con un oggetto, in realtà non lo colmeremo mai..ed infatti, arrivati a ciò che vogliamo, scatta la ricerca di qualcosa di nuovo, desideriamo qualcos'altro...ma sono solo cose materiali, finite, e prima o poi non sapremo più che farcene..E se ci affacciassimo ad un'altra realtà?se ci chiedessimo cosa c'è il di fuori del nostro amato pianeta?che in confronto all'universo è come un granello di polvere..e qual'è la fonte di queste meraviglie?è risaputo anche in ambito scientifico che l'universo è immenso..e che è da presuntuosi ammetere con certezza che siamo soli in questo universo..siamo tutti fratelli, sia noi di questo pianeta, insieme con tutti i nostri fratelli che sono lì fuori..la crescita del proprio lato spirituale, a differenza di quello materiale, aiuta concretamente a colmare quel vuoto che è in ognuno di noi, e lascia un qualcosa che ha un valore per la crescità della persona..la continua ricerca della verità, che è insita in noi, ci libera dalle frustrazioni di questo sistema, e ci fa vivere nell'amore e nella luce..rinascere dalle proprie ceneri come la Fenice,o ritornare al giogo del Serpente..a voi la scelta..le domande sono già dentro di noi, la mente assimila molto di più di quanto l'occhio riesca a cogliere, e se si inizia ad interrogarsi si scopre che tante sono le cose che non trovano risposta, e da lì chi vuole spendere le proprie energie in cambio di qualcosa di più grande, inizi il suo viaggio..Un saluto,ArgonautaMente..il viaggio continua..

lunedì 8 giugno 2009

Tempo di riflessioni..

Salve a tutti..tempo di riflessioni..credo sia sempre il momento giusto per riflettere..di se stessi, della propria vita..al giorno d'oggi si è così distratti, così assuefatti da questo mondo in cui viviamo..la cui matrice è intrisa nel materialismo, in cui l'apparire è più importante dell'essere..eppure mi chiedo come si fa a non domandarsi..a non volersi chiedere..e tutta qui la mia vita?cioè, si viene al mondo per entrare a far parte di una società, che crea contesti futili ed artefatti, che ti impegna a tal punto da non lasciarti pensare, non lasciarti aprire verso delle forme di pensiero libere, che privileggiano la persona nella sua interezza..e sarà forse perchè questo porterebbe ad allontarci da quel tipo di contesto?..certo, se ci si inserisce nella società, hai delle responsabilità, sei importante per qualcuno, hai degli obiettivi, dei traguardi da raggiungere..hai uno scopo nella tua vita..elevarsi in un certo contesto è un segno di crescita, è importante per capire le capacità individuali..eppure viene ancora da chiedermi, ma allora questo è il nostro scopo?..il nostro scopo..ma noi chi siamo?perchè esistiamo?e perchè siamo qui?..domande che riecheggiano nella mia mente, come in quella di tante persone credo, ed ognuna cerca di darsi una risposta che più sia consona alla verità che percepisce..per me la ricerca di queste risposte è come un viaggio, è una ricerca continua ed attenta in me stesso, e nel mio mondo, o meglio quello che ritengo tale..durante questo viaggio tanti sono i dubbi, tante sono le domande che mi pongo, ed ogni piccolo tassello aggiunge un contributo prezioso al mio viaggio..come le coincidenze, che mi hanno fanno incontrare persone che stanno percorrendo o hanno già percorso il mio stesso sentiero.. è una sensazione forte, che un po' ti solleva, ti da forza, in momenti in cui la strada ti sembra ancora più ardua da percorrere..io ho scelto me come punto di partenza del mio viaggio, credo che molte dello cose che ci vengono spacciate come realtà, che ci vengono fatte credere così vicine a noi, che sono il giusto ed il dovuto fa fare per noi, sono in realtà molto più lontane di quanto non crediamo da ciò che è la realtà..noi siamo figli di un solo e grande Padre..siamo solo un suo pensiero, come tutte le meraviglie che ci circodano..siamo una sola cosa..e se vogliamo cercare le giuste risposte, potremmo attingere dalla fonte..ma per stabilire un contatto bisogna saper parlare la lingua universale,che è l'amore..per noi stessi, per il prossimo, e per tutto ciò che ci corconda, che è Dio stesso..e forse così ciò che cerchiamo ci verrà svelato..e...se fosse questo il senso?domande..domande..il viaggio continua,un saluto Argonautamente..

sabato 6 giugno 2009

Sentire la presenza divina in ogni esperienza per conferire pieno significato alla nostra esistenza

[...]
Bisogna imparare a scorgere il Dio(o la Dea) dietro al volto umano, percepire una coscienza che è il riflesso della «eterna luce» che si esprime attraverso le forme - con tutte le loro limitazioni - e che rappresenta quella polarità che l'uomo va cercando, nella sua inconsapevolezza, per ricreare l'atto cosmico.

Il piacere così viene sublimato; l'opposizione della mente si dissolve e la gioia di ritrovarsi Uno inonda la coscienza.

Brahmacarya è il quarto yama (restrizione, astinenza o armonizzazione delle relazioni interpersonali) negli Yogasutra di Patanjali e più precisamente significa «vivere in Dio»: consiste nel sentire la presenza divina in ogni esperienza ed in ogni momento, trasformando ogni azione in un atto sacro che conferisce pieno significato alla nostra esistenza; qualsiasi eccesso è contrario all'ideale del brahmacârin, che sia mangiare, dormire, parlare: il Brahmacarya affranca l'uomo dalla schiavitù dei sensi.

L'essere umano è oppresso dall'angoscia, attanagliato dell'incapacità di arrivare a comprendere il significato della vita; invece di soffermarsi a cercare si rivolge all'esterno, cercando il piacere in ogni situazione: non mangia per mantenere in salute il corpo, non si accontenta di soddisfare la fame naturale ma cerca ogni mezzo per stimolare un palato già eccitato; ed è così per ogni esperienza, compreso il sesso.

Dietro l'eccitazione e la stimolazione vi è il dolore, la sofferenza di una vita vissuta correndo, senza riflessione e chiarezza.

«Chi sono io?». Se la risposta è: «Sono il mio corpo» allora tutto è giustificato.

L'uomo ha a disposizione ricchezza, potere, tecnologia avanzata e questo lo porta, nella sua presunzione, a sentirsi superiore agli altri animali; è indubbiamente intelligente, ma quale uso fa della sua intelligenza? Nonostante la ricchezza, alla fine della vita si ritrova vuoto, povero.

Perché non fermarsi? perché non dare risposta alle domande che sorgono dall'animo? Solo ascoltando l'«altro», l'essere umano ha la possibilità di percepire le forze cosmiche che sostanziano ogni essere e di giungere a comprendere il significato dell'esistenza. [...]
Fonte articolo completo: link


Un articolo che porta l'attenzione su aspetti
che reputo interessanti..l'introspezione ed il rapporto con ciò che ci circonda..il viaggio, dal momento che iniziamo sul serio a farci delle domande, diviene più arduo ed al momento stesso piacevole..ritrovarsi, cadere in mille domande e pian piano rispondersi..ripredere il controllo, ampliare la coscienza di se, è un qualcosa che ci appartiene nel profondo..il punto di partenza per comprendere è dentro di noi..da sempre..se ci si rende conto di questo, la prospettiva non può che cambiare..dall'esterno all'interno..Un saluto,Argonautamente..

venerdì 5 giugno 2009

UK: avvistata formazione di 50 UFOs luminosi

Testimoni hanno dichiarato di aver visto fino a 50 misteriosi oggetti luminosi, alle ore 11:30 pomeridiane a Huntingdon.

Scott Boswell, 37anni , un ex pilota militare, proveniente dalla vicina Hinchingbrooke, ha catturato alcune delle luci con la sua fotocamera.

Il signor Boswell, un banchiere della città di Londra, ha dichiarato: “Ho notato tre luci fluttuanti che sono passate sopra la nostra casa, probabilmente a un paio di chilometri di distanza, ma non ci ho pensato più di tanto“.
“Ma poi ho notato una grande lunga striscia di luci provenienti dalla direzione di Brampton, che andavano in direzione Stukeley Meadows. Questo è accaduto alle ore 11:30 circa pomeridiane e ho fatto un paio di scatti, che sono venuti sfocati. Sono piuttosto sicuro che questi non erano aerei.”

L’ex soldato ha detto di non pensare a razzi o palloni meteo, la spiegazione standard per gli insoliti oggetti nel cielo.
“Non emettevano rumore, la navigazione delle luci e la loro altezza è stata relativamente costante fino alla loro scomparsa dalla vista“.
Auberon e Suzi Hedgecoe, che guidavano nei pressi del Braywood Guest House a Huntingdon, hanno visto circa 50 luci arancioni nel cielo. Il signor Hedgecoe, ha dichiarato: “Era come un' armata. Non vi è stato alcun suono. Erano 15 in viaggio in quel momento e ogni sei minuti in più sembravano arrivarne altre sull’orizzonte“.

“Non erano aerei. Questi non erano palloni. Ognuno aveva le dimensioni di un edificio. Se fossero stati palloni, allora avrebbero dovuto essere enormi“.

Ha riferito inoltre che le luci non erano ad una quota superiore ai 3.000 piedi.
Il signor Hedgecoe ha detto che era così straordinario che la coppia ha svegliato il figlio di 10 anni Barney Zac e il suo amico, che era nel soggiorno, per fargli vedere lo spettacolo.
Un altro testimone ha detto che aveva contato 35 luci nel cielo.

Articolo completo (in inglese) su


Sono anni che si parla di Ufo..di avvistamenti..ma si parlava del nulla, di oggetti non identificati, quindi..eppure l'interesse da parte di organi importanti del governo è sempre stato alto nei confronti di questo fenomeno, tanto da tenerlo ben segreto..nell'ultimo periodo alcune nazioni, quali Italia, Svizzera, Danimarca ed altre, hanno reso pubblici archivi contenenti migliaia di segnalazioni di avvistamenti, molti dei quali ancora non trovano spiegazione..La scelta di rendere pubblici gli archivi credo sia dovuta anche al fatto che gli avvistamenti sono notevolmente aumentati, e l'attenzione al fenomeno da parte di sempre più persone non può non essere considerata dai governi..Inoltre oggigiorno non è difficile avere a portata di mano un disposito con cui poter fare delle foto, poter filmare, ed è anche grazie a questo che le testimonianze,le prove di questi avvenimenti si sono notevolmente moltiplicate, anche se c'è da considerare che non tutte sono reali..A questo punto qualche domanda dovremmo farcela..perchè ci vengono nascoste queste cose?è solo un problema di sicurezza internazionale?eppure sono molti anni che si osserva questo fenomeno, e se si è deciso di rendere pubblici dei documenti su questo argomento vuol dire che anche dall'alto si riconosce la natura, dapprima non terrestre (sennò che senso avrebbe da parte di tutti i governi avere così interesse per l'osservazione, e soprattutto per la sicurezza internazionale?), e poi non così pericolosa di questo fenomeno..in tutto ciò che ci circonda è nascosta una verità..utile al nostro viaggio..farsi delle domande è un primo passo, cercare le giuste risposte è non meno importante..fare nostro ciò che riteniamo verità ci rende liberi..ci rende di nuovo padroni del bene più prezioso che ci sia..la nostra esistenza..Un saluto,ArgonautaMente

La concentrazione come scienza "Vanno scelte le cose da fare"

Oggi i tappi nelle orecchie, domani il laser. Come aiutare il cervello a rimanere assorto
di JOHN TIERNEY

Si può impazzire cercando di continuare a svolgere più mansioni insieme. O si può ammettere che le capacità cerebrali che abbiamo per elaborare le informazioni sono limitate, e accentuarne l'aspetto positivo, raggiungendo le soddisfazioni di quella che Winifred Gallagher, autrice di una guida sulla scienza della concentrazione, chiama "una vita concentrata".

Quando accade qualcosa di interessante, ciò tende ad avere la meglio sull'attenzione del cervello, anche se quell'involontario impulso dal basso può essere volontariamente superato da un processo dall'alto che Robert Desimone, direttore del McGovern Institute for Brain Research all'Mit, definisce "concorrenza innata".

Desimone e i suoi colleghi hanno scoperto che i neuroni della corteccia prefrontale - il centro di programmazione del cervello - iniziano a oscillare all'unisono e inviano segnali che impongono alla corteccia visiva di prestare attenzione ad altro. Queste oscillazioni (onde gamma) sono create dall'accensione e dallo spegnimento in contemporanea dei neuroni.

Entrambi questi segnali, però, incontrano difficoltà nel loro percorso se l'ambiente è molto rumoroso. Ora si inizia a riflettere sulle possibili terapie per rafforzare l'attenzione. Sul numero in edicola di Nature, alcuni ricercatori dell'Mit, di Penn e Stanford illustrano in un articolo in che modo hanno indotto queste onde gamma nei topi utilizzando fasci di luci laser con sottili fibre ottiche direttamente all'interno di neuroni geneticamente modificati. Su Neuron, poi, Desimone ha riferito i progressi ottenuti utilizzando queste tecniche "optogenetiche" nelle scimmie.

Un giorno potrebbe essere possibile migliorare la concentrazione con pulsazioni luminose sincronizzate inviate direttamente ai neuroni. Sfruttando una luce a onde corte, l'utente potrebbe indossare un piccolo dispositivo wireless controllato a distanza. In un futuro più vicino, comunque, i neuroscienziati potranno aiutare a concentrarsi di più osservando l'attività cerebrale e dando dei biofeedback.

I ricercatori hanno già osservato livelli più alti di sincronia cerebrale in chi è abituato a praticare con regolarità la meditazione.
Compreso quanto sia difficile per il cervello non prestare attenzione ai suoni, Gallagher si porta sempre dietro dei normali tappi per le orecchie.

E raccomanda di iniziare la giornata lavorativa concentrandosi per un'ora e mezzo sugli impegni più importanti: a quel punto la corteccia prefrontale avrà bisogno di rilassarsi: è il momento buono per rispondere alle mail, fare telefonate, bere caffè (la caffeina aiuta la concentrazione), prima di tornare a concentrarsi su altro.

Dopo un'interruzione possono occorrere anche 20 minuti prima che il cervello torni a concentrarsi a pieno regime. "Il multitasking è una leggenda - spiega l'autrice del manuale - il meccanismo dell'attenzione è fortemente selettivo: o si fa una cosa o un'altra".

"L'attenzione - dice Gallagher - è una risorsa limitata, proprio come i soldi. Occorre scegliere dunque se investire le proprie risorse cognitive usando di continuo Twitter, navigando su Internet o standosene a guardare la televisione. In ogni istante si deve scegliere e le nostre scelte determinano la nostra esperienza".
c.2009 New York Times
News Service

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