sabato 27 novembre 2010

Uscire dal Sistema

Quando scoprirai di non avere più bisogno di volare, giocare, cadere, farti male, e quant'altro serva solo a DISTRARTI allora non avrai più bisogno di ostacoli da superare. Ogni ostacolo è un aiuto, ed è l'ingranaggio dell'evoluzione.

Quando avrai fatto sufficiente spazio dentro di te, allora i semi del risveglio potranno finalmente germogliare.

Fare questo in un sistema in cui si viene condizionati fin dalla nascita, a fare tutto ciò che NON SERVE ad elevarsi, poichè questo andrebbe contro i piani dei gruppi, che detengono il potere sulle masse, è davvero dura.

Tutto derviva dalla conoscenza. La consapevolezza crea il nostro essere, il nostro modo di pensare e di agire, la nostra visione.

Molti ignorano che dietro le quinte della solita vita quotidiana, vi è una continua battaglia tra luce e ombra, e questa battaglia è necessaria per mantenere l'equilibrio.

Grazie all'intuito ci viene spesso data possibilità di scelta, per decidere quale strada seguire. Questo è un canale molto importante, spesso veniamo consigliati ma non sempre sentiamo, o facciamo finta di non sentire?.

L'intuito, ci consente semplicemente di orientarci verso certi argomenti, che magari all'inizio ci sono sembrati un pò strani. Quegli argomenti che pur essendo una REALTA' vengono per tendenza ignorati e derisi. Questa "tendenza" la si può facilmente riscontrare nelle persone che si sentono maggiormente legate a tutte le DISTRAZIONI che riempono la loro vita. La loro paura più grande è di perdere l'unica realtà che CREDONO sia tutto:

Un illusione, creata da chi ci vuole mantenere SCHIAVI nell'IGNORANZA.

Create un uscita da questo tunnel, iniziate a leggere e fare ricerche sulla realtà dello spirito. Le fondamenta serviranno alla stessa comprensione. Senza un idea di fondo non è possibile orientarsi. Questo vale per qualsiasi cosa, progetto, si ha mente. Ci vuole un punto di partenza, un appiglio da cui cominciare la scalata.

Quando si comincia ad avere un quadro generale degli argomenti, allora si può iniziare a porsi delle domande e fare ricerche in merito. Questa ricerca, la ricerca della VERITA', è la ricerca di noi stessi. E' la stessa ricerca che ogni volta ci porta a oltrepassare i vecchi confini. Ed è così che le civiltà si evolvono, in tutto il Multiverso.

Ecco, chi desidera elevarsi è quì che deve dirigersi:

Oltre l'attuale sistema che ci tiene schiavi all'interno di una dimensione, e fà presa sulla scarsa consapevolezza degli esseri che CREDONO di vivere la loro realtà all'interno della materia.

Ottenuta la consapevolezza necessaria possiamo attingere dal nostro sè superiore, che ci guiderà fuori Matrix. I passi successivi riguardano proprio il distacco dal vecchio sistema.

La costante attenzione rivolta a sentimenti quale l'amore, la compassione e l'altruismo, non fanno altro che attivare una legge universale, che è quella dell'attrazione.

E se attiriamo a noi pensieri di Amore e compassione, saremo i primi a beneficiare della luce donata.

Ma attenzione a ciò che desideriamo e attiriamo a noi, è molto facile creare delle illusioni, che ci portano fuori strada. La strada delle illusioni è infinita, e la fine è collegata con l'inizio. Sta a noi fermarci e dire:

"Di quì sono già passato, non ho bisogno di tornare sui miei passi."

domenica 14 novembre 2010

Una storia di ordinaria precarietà. Sosteniamo Paola Caruso.


Senza cibo e senza acqua protesta per la sua condizione di precaria a vita al Corriere della Sera

Questa è una notizia di cui nessun giornale ha ancora parlato.Paola Caruso, giornalista quarantenne da 7 anni lavora per il Corriere della Sera come precaria.Ieri ha iniziato uno sciopero della fame (inizialmente anche della sete, poi gli amici l'hanno convinta almeno a bere).Protesta perché qualche giorno fa si è liberato un posto e invece di proporlo a lei o ad un altro precario, hanno assunto un ragazzo appena uscito dalla scuola di giornalismo, forse perché raccomandato e a lei hanno detto che non sarà mai assunta.Tiene un diario sul suo sciopero qui: http://paolacars.tumblr.com/Macchianera ha sospeso il suo famosissimo blog per sostenerla http://www.macchianera.net/ e sulla pagina della sospensione, trovate anche i link di tutti i blog e social network che ne stanno parlando.Per favore fate girare, sosteniamo Paola Caruso!Grazie :-)Buona domenica Namastè.

giovedì 11 novembre 2010

I creatori del nuovo

Buongiorno Cari lettori, vi propongo un articolo che trovo interessante spunto di riflessione..Può capitare che ci si chieda cosa sarà del nostro futuro, ed allora si pensa alle profezie, a cosa faranno le Istituzioni, al nostro amato Pianeta che si sta ribellando ai nostri soprusi, al nostro Amato Sole che sta attraversando un periodo di grande attività e ciò potrebbe avere conseguenze molto più tangibili sulla nostra vita, e penso che ci siano ancora tanti diversi pensieri quando si guarda al futuro..Tuttavia, vorrei esprimere il mio pensiero, c'è un impellenza che non dovrebbe essere trascurata, ovvero il Presente..Noi tutti viviamo nel Presente, il Passato ,come tale, non possiamo riviverlo ne cambiarlo, il Futuro non esiste ancora, però può essere visto come una conseguenza delle nostre scelte..Ecco che leggendo questo articolo ho deciso di condividerlo con voi, dobbiamo essere il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo, e non arrenderci mai, anche se non vediamo la diretta conseguenza di un nostro bel gesto, o bel pensiero..Il piccolo gesto di un singolo può fare la differenza, proviamo a fare del bene ad un nostro Fratello e vedremo come non saremo i soli..proviamo a pensare fuori dagli schemi imposti, e vedremo come non saremo i soli, proviamo a pensare con Amore e vedremo che quel pensiero porterà più gioia nella nostra vita..proviamo a costruire qualcosa di nuovo, che ne dite, saremo soli? Vi auguro una buona lettura, felice giornata, Namastè..ArgonautaMente

Si può costruire qualcosa di nuovo, libero; uno spazio dove la Solidarietà reciproca sia la norma e dove non ci siano secondi fini e manipolazione?

La risposta e che si può, ma solo dopo aver abbandonato i vecchi schemi di pensiero e di approccio alle varie problematiche. Il nuovo mal si concilia con gli schemi di potere, complotti, corruzioni. Il nuovo non si può costruire solo nella forma e nella sostanza rimanere vecchio, perché si disintegra da solo in un battito di ciglia. Il nuovo deve essere nuovo nella forma e nella sostanza perché è il solo modo che ha per poter crescere e radicarsi profondamente.

Le persone sono dotate di un sesto senso, che per adesso è molto “sonnacchioso” ma che avrà un peso molto importante nel prossimo futuro e quello è l’intuito. Se di nuovo si deve parlare, questo deve essere fino in fondo altrimenti la partita è persa in partenza. Filtrate, usate il vostro intuito per verificare la veridicità di qualcuno che vi sta prospettando un qualcosa, da un lavoro, ad un’idea, alla vostra adesione ad un progetto o ad un movimento. Se vi risuona dentro senza attriti allora andate avanti e così fate ogni volta che vi viene richiesta un’azione.
Chi si avvicina al nuovo pensando di manipolarlo, averne ritorni, ottenere potere ecc. viene respinto perché non sarà in armonia con l’essenza del nuovo, perché vorrà replicare i suoi schemi in quel nuovo che invece, essendo nuovo, sfugge a tutto ciò.

La stessa cosa accade anche a chi porta con sé i suoi conflitti interiori irrisolti e cerca di affermare se stesso/a replicando vecchi schemi di conflitto/comportamento anche nel nuovo che però, essendo nuovo, non può accettare che questo avvenga e per questo scatta la disarmonia e l’impossibilità di intraprendere un percorso comune verso una meta che si delinea man mano che andiamo avanti nel cammino.

A volte questo accade volontariamente, molto spesso invece è un atteggiamento involontario che produce però gli stessi effetti di allontanamento perché le disarmonie sono evidenti e insanabili.
Molti credono che perché si parla di gratuità-solidarietà-libertà ci si faccia manipolare facilmente e allora si avvicinano pensando di cavalcare a proprio vantaggio un filone oggi di moda, altri riflettono involontariamente le loro aspettative frustrate che avevano riposto nel mondo e nella società in questa avventura aspettandosi che qualcuno cali magicamente dall’alto “LA soluzione”. Ovviamente questo è un aspettare vano perché il nuovo non è passivo, ma è un comportamento attivo che richiede azioni e aggiustamenti continui. piene di interazioni con gli altri compagni di viaggio.

In entrambi i casi le frustrazioni e gli attriti aumentano fino all’autoesclusione con enorme rabbia e ulteriore frustrazione per gli (auto) esclusi.

Il costruttore del nuovo è colui che si avvicina senza aspettative. Nessuno conosce il punto di arrivo, ma ognuno sarà l’artefice dei piccoli passi quotidiani, quasi impercettibili, che portano lontano e costruiscono compiutamente il disegno che ancora non esiste.

Il costruttore del nuovo è colui che vede quali sono le necessità del momento e non aspetta che qualcuno gli dica cosa fare, ma sapendo quali sono le sue caratteristiche e le sue professionalità si mette al lavoro senza che nessuno debba ringraziarlo per questo.

Il costruttore del nuovo sa di non essere da solo a costruire la strada e che per questo usa molto il rispetto e mette in pratica ciò che ha imparato sino ad oggi essendo però disposto a cambiare in qualsiasi momento, se questo agevola la realizzazione del nuovo.

Il costruttore del nuovo è colui che partecipa ai processi decisionali perché il nuovo non ha gerarchie, ma è anche rispettoso del lavoro che è stato fatto dagli altri in precedenza e si inserisce armonicamente rispettando e essendo rispettato a sua volta.

Il costruttore del nuovo non ama il potere che appartiene solo al “vecchio”, ma se necessario si mette in evidenza con puro spirito di servizio.

Il costruttore del nuovo sta più nel cuore che nella mente.

Il costruttore del nuovo sa che, proprio perché il nuovo ancora non esiste, dovrà affrontare e sostenere chi ancora non è in grado di supportare la sua “visione”.

Il costruttore del nuovo sa che vedrà molte persone avvicinarsi e molte allontanarsi.

Il costruttore del nuovo non si prende troppo sul serio ed è sempre disponibile a ridere e scherzare.

Il costruttore del nuovo non ha ostacoli perché è abituato a superarli.

Il costruttore del nuovo ha fiducia nei suoi compagni di viaggio.

Il costruttore del nuovo sa che ogni sua azione è importante e produce un effetto e per questo riflette bene prima di agire.


Fare il costruttore del nuovo è la scommessa a cui siamo chiamati in questo momento di forte cambiamento; una continua respons-abilità, intesa nel senso di abilità nel dare risposte, che richiede di pensare fuori dagli schemi ed essere ben disposti a intraprendere un viaggio comune in acque inesplorate.

In ogni caso questo viaggio è una occasione di crescere insieme agli altri, alcuni sono pronti e altri ancora non lo sono perché il nuovo non è fatto per chi scappa da se stesso, perché il nuovo non è altro che noi che cambiamo insieme al mondo che ci circonda.

Non cambierai mai le cose combattendo la realtà esistente. Per cambiare qualcosa, costruisci un modello nuovo che renda la realtà obsoleta (Buckminster Fuller)

Tratto da: Link
Citato da: Altrogiornale

martedì 9 novembre 2010

Angeli in Astronave & Sintomi di Luce: Cambia il tuo sguardo!!!

Angeli in Astronave & Sintomi di Luce: Cambia il tuo sguardo!!!: "http://www.youtube.com/user/mithicgiu Guardatelo e fatelo girare il più possibile, è un video che può contribuire a modificare gli atteggiamenti della gente, e anche i nostri, spesso violenti ed intolleranti.."

sabato 6 novembre 2010

Ma...Casa dov'è?

Salve Cari Lettori, come procede il vostro percorso?:).. Scorrono giorni sereni per me, qualche cambiamento ha segnato questo ultimo periodo del mio viaggio, tappe obbligatorie e non sempre facili da affrontare, ma si cresce anche nei momenti difficili, e via così allora..Ultimamente ho avuto la possibilità di passare molto più tempo con dei miei Cari Fratelli, abbiamo avuto un assaggio di come possa essere la vita lontana dalle distrazione quotidiane. Ognuno di noi lontano dal contesto in cui per necessità è inserito, lontana da giudizi, e pregiudizi..Siamo stati solo un gruppo di persone che stavano crescendo insieme, ognuno con le proprie domande, ognuno con i propri dubbi..Abbiamo discusso, ma senza giudicarci..Abbiamo sognato, ma senza condannarci come utopisti..Abbiamo riso ed abbiamo vissuto nella più totale naturalezza, siamo stati l'essenza di noi stessi, senza dar ascolto a complicati schemi mentali, che impongono di essere sempre accorti nel dire e nel fare cose che seguono logiche coerenti..(Quando si inizia a crescere ci sono cose contro le quali si combatte, alcune certezze vanno scardinate, e ciò porta via energie, molte di queste certezze sono frutto di schemi mentali, per questo quando si riesce a farla tacere la realtà oggettiva si fa strada e tutte le considerazioni possono essere fatte in assoluta serenità)..Mi sono sentito a Casa, anzi credo di poter dire che ci siamo sentiti a Casa.. Eh si, a Casa, il luogo in cui ci sono gli affetti più Cari, in cui c'è la libertà di Essere, e non per forza questo luogo è il solo nido familiare..Ci si può sentire a Casa in ogni logo in cui c'è l'Amore, la semplicità, il rispetto per se stessi e per il prossimo..sarà anche per questo che spesso sentiamo che il contesto intorno a noi non ci appartiene, perché non ci fa sentire più a Casa, nel senso più allargato del termine..Eppure..siamo figli dello stesso Padre e della stessa Madre Terra, quanto vorrei sentir dire che: noi tutti, abitanti di questo pianeta, e ancora più tutti gli esseri dell'Universo, siamo Fratelli..Ma non vorrei sentirlo dai Capi di Stato, dalle Autorità, dalle Istituzioni, ne da Agenzie Spaziali..vorrei sentirlo dire dai pastori, dai minatori, dai calzolai, dai mercanti, dai lavoratori di ogni tipo di settore, dalle persone che vivono grazie all'aiuto del prossimo, dagli anziani, dai malati..no, dai bambini che giocano in modo allegro con altri loro Fratellini no, loro non fanno divisione, sono già un passo avanti :)..Le singole persone possono davvero fare la differenza.. Non vorrei più sentire un pensiero controllato e distorto a seconda delle necessità , vorrei sentire un pensiero polifonico, sfaccettato, che sia euforico, dolce, fraterno, Unificante, ma nel senso più bello che sia..le cosiddette Istituzioni ci danno tutto, e tutto possono toglierci..nel frattempo ci tengo ben occupati e "sintonizzati" sulle loro frequenze di dipendenza..le nostre domande, le nostre energie sono tutte rivolte a questo e quel gesto di tale personaggio, ma questo ci aiuta nella crescita personale?.. Questo mio ultimo pensiero è pura Utopia, che ne pensate?;)..E Voi, quando vi sentire a Casa?Mi auguro che vi possiate cibare quotidianamente del dolce nettare dell'amore, e che la serenità accompagni le vostre scelte, così che siate gioiosi nell'avventura della crescita personale..Vi saluto con un forte abbraccio, buon fine settimana..Namastè, ArgonautaMente..

Sintomi di Verità: I mutanti di Terzigno

Sintomi di Verità: I mutanti di Terzigno: " Di Terzigno sappiamo tutto o quasi tutto. Le notizie arrivano ma certe cose non le fanno vedere ovviamente. Guardate l’immagine sopra. E..."

venerdì 8 ottobre 2010

Necessaria presa di coscienza

Parole chiare e semplici di un caro Fratello, Aquilasenzanido, che condivido pienamente e che mi fanno riflettere su alcuni comportamenti di una parte di questa splendida umanità, a volte così distratta e lontana dall'amore, per se stessi e poi per questo straordinario mondo che ci sta accogliendo..

I primi concetti educativi, la scuola, le tradizioni e tutte le informazioni che ci vengono sparate a raffica dalla società in cui viviamo, innestano in noi usi e consuetudini talmente radicate, da farle diventare delle verità serrate e indiscusse che, troppo spesso, influenzano inconsapevolmente e sistematicamente pensieri e scelte quotidiane. Tutti questi "ovvi" e "solidi" luoghi comuni, riescono a radicarsi in noi così profondamente che, quando incontriamo concetti e informazioni completamente contrastanti, facciamo spesso una naturale opposizione persino a prenderle in considerazione.

L'uomo, che è fondamentalmente un "frugivoro", ossia predisposto ad un'alimentazione a base di frutta, verdura e semi, ha aberrato e diffuso le sue abitudini alimentari con usanze e tradizioni che ne hanno degenerato completamente la salute e l'evoluzione ad ogni livello. Questa alterazione di adattamento, non fa di lui un "onnivoro" solo perché mangia di tutto come ci hanno insegnato e fatto credere fino a diventare un "ovvio" luogo comune, allo stesso modo come i gabbiani che si nutrono in una di quelle discariche puzzolenti di rifiuti lontani dal mare, non sono dei "rifiutivori". Entrambi, si sono semplicemente adattati a mangiare ciò che avevano di fronte e alterando le loro primordiali esigenze alimentari, hanno alterato anche il loro metabolismo degenerando, di conseguenza, in salute e in bellezza rispetto alla loro natura originaria.
Quello che molti ignorano del tutto, è che le cellule trasmettono la loro memoria le une con le altre attraverso le vibrazioni delle loro oscillazioni. Nella memoria delle cellule degli animali uccisi al macello, sono contenuti dolore, paura, disperazione, risentimento, odio, morte, queste emozioni negative vengono esasperate al momento della morte dell'organismo e conservandosi per un certo periodo anche dopo la loro morte, trasmettono queste emozioni in chi se ne nutre, generando parte dell'aggressività e della violenza attuali.
Dolore genera dolore, violenza genera violenza e morte genera morte, in ogni condizione e forma dell'esistenza
L'insensibilità e la totale indifferenza dell'uomo di questo tempo, è uno dei più tangibili riscontri sul reale stato "involutivo" della sua esistenza. Come qualcuno ha detto, in futuro ci sarà un documentario che racconterà di quando l'uomo si cibava ancora di animali e l'essere ignaro degli effetti e le conseguenze, lo rendevano comunque carnefice ed ugualmente responsabile con il suo tacito consenso e la sua noncuranza!
Sta a noi e a noi soltanto fare ciascuno la propria parte affinché quel tempo, non sia troppo lontano.
Se vogliamo veramente che le cose comincino davvero a cambiare, dobbiamo necessariamente cambiarle cominciando con il riflettere molto più attentamente e sinceramente sulle scelte della nostra vita e sul nostro modo di considerare l'esistenza. E' vero che ognuno ha il diritto di fare le sue scelte nella massima libertà, ma è altrettanto vero che ha anche il dovere di riconsiderare ogni cosa quando quelle scelte, direttamente o indirettamente, causano del male a chi è più debole. Non si tratta soltanto di astenersi da un male così grande che, in ogni caso, si ripercuote sempre e comunque su noi stessi, ma di fermarsi a riflettere, sinceramente, nella presa di coscienza di un momento della nostra esistenza per "sentire" quell'urlo straziante del resto del mondo, soffocato dal nostro egoismo e dalla nostra indifferenza che ha bisogno della stessa comprensione e compassione di cui anche noi abbiamo bisogno per essere perdonati di tanto male e per trovare il coraggio di fare quelle scelte radicali che possono solo avere un effetto costruttivo e meraviglioso su noi stessi e sull'intera umanità .
Al di là del rovinarsi la salute e del danno ecologico, nutrirsi nel rispetto degli altri esseri viventi e della natura, è solo una questione di amore.



Grazie mille ad Aquilasenzanido per questo contributo, spero che possa rappresentare un tassello in più nel viaggio di voi lettori, e che alimenti in voi quella volontà di cambiamento che è la sola che può renderci liberi..Un saluto, Argonautamente..

sabato 2 ottobre 2010

Essere..

Qualche giorno fa riflettevo, o meglio sentivo qualcosa in me che non andava, come se tra ciò che facessi e ciò che avrei voluto (dovuto?) fare ci fosse una grande differenza..Essere se stessi, con tutti i piccoli e grandi traguardi che si sono raggiunti nel viaggio verso la conoscenza del proprio Essere, non è sempre cosa semplice..Soprattutto quando il contesto che ci circonda è differente, fermo perlopiù all'apparenza dei fatti, cullato dai mille stimoli che dall'esterno cercano di "guidarti", di importi cosa è giusto e cosa non lo è..Un contesto in cui, non di rado, si è maggiormente legati, anche per propria scelta, a quelle poche persone con le quali puoi essere davvero te stesso, e condividere gioie e difficoltà di questo viaggio verso la conoscenza..La "conoscenza", termine che ricorre spesso e che può riferirsi a diversi campi..Il viaggio della vita è personale, ed ognuno ha una rotta, che si prefige o che semplicemente segue..Quando ci si ascolta, o meglio quando si da meno ascolto alla mente ed ai suoi mille stratagemmi per restare in vita, cambiano molte cose..Il tempo sembra sgretolarsi, l'attimo che si sta vivendo diventa la cosa più preziosa, più profonda, diventa l'essenza del viaggio, e si imparano molte cose di se stessi e non solo..Ecco, il viaggio lo intendo così, vivere ha un senso, ogni momento è sacro, ed è importante viverlo intensamente..Il passato?il futuro? ci mettono ansia e ci fanno vivere in un tempo che non è l'Adesso, ci fanno percepire il tempo ma non ce lo fanno vivere..Voglio essere libero, voglio Essere..questa è una tappa del mio viaggio, davvero impareggiabile la semplicità dell' Essere..

venerdì 23 luglio 2010

Parole parole parole, e i fatti quando?

A tutti riesce parlare di amore, compassione, empatia, pace, ecologia. Non è difficile trovare belle parole con cui riempirsi la bocca. Ma se mi parli di ecologia e continui, ad esempio, ad usare la benzina, c’è qualcosa che non va. L’alternativa esiste, perché non approfittarne?

Se mi parli di deforestazione, e continui a mangiare carne, c’è qualcosa che non va. La deforestazione è causata soprattutto dalle nostre abitudini alimentari. E l’alternativa alla carne esiste. Non viviamo al polo nord dove ci sono soltanto foche.

Se rimani incantato di fronte ad un cervo e poi mangi pasta al ragù, magari di cervo,c’è qualcosa che non va. Deleghi solo ad un’altra persona ciò che la tua anima istintivamente aborre. Ma non venirmi a dire che ami gli animali.

Se parli di compassione e spiritualità e mangi carne “ogni tanto”solo per soddisfare il tuo gusto (che è solo un condizionamento), c’è qualcosa che non va.

Si può uccidere ogni tanto? Bè allora posso anche rubare ogni tanto, magari a casa tua, per soddisfare le mie voglie. Uccidere significa rubare la vita.Cosa c’è di più estremo?

Se ti consideri un amante della natura e ti dispiace vedere alberi centenari tagliati ma usi prodotti che contengono olio di palma, c’è qualcosa che non va. La produzione di olio di palma determina deforestazione di intere nazioni.

Se sai che dietro la fabbricazione di un certo prodotto industriale c’è lo sfruttamento di bambini e continui ad adoperarlo, c’è qualcosa che non va. Continui a fare quello che hai sempre fatto per abitudine, o perché lo fanno tutti o perché credi che tu non possa fare la differenza.

Se vedi bambini africani denutriti e continui a consumare risorse in modo indiscriminato, puoi piangere quanto vuoi, ma i bambini continueranno a morire di fame.

Se parli di amore per gli animali ai tuoi bambini e li porti allo zoo o al circo a vedere il triste spettacolo di prigionieri a vita, che messaggio mandi? Come puoi chiamare amore la schiavitù e la sofferenza di animali che vogliono vivere ed essere liberi quanto te?

Se fai vedere ai tuoi bimbi le mucche felici al pascolo e gliele fai accarezzare e mungere e non dici loro che poi verranno sgozzate e che se le ritroveranno nel piatto, che messaggio mandi? Questo è l’inizio della schizofrenia morale che ci accompagnerà tutta la vita. E che ci farà accarezzare i nostri amati gatti mentre mangiamo tranquillamente il prosciutto.

Ma perché nascondere una realtà così ovvia? Perché dietro c’è qualcosa di sbagliato, che va contro la nostra natura. Nessuno può rimanere indifferente davanti alla sofferenza di un’animale umano o non.

Siamo sotto un condizionamento. Abbiamo sentito dire così tante volte sciocchezze del tipo: “l’uomo è un animale onnivoro” che siamo arrivati a crederci davvero. Ormai fa parte del nostro dna mentale. Eppure la vista di un animale sgozzato suscita in noi compassione, non appetito. Ecco perché dobbiamo nasconderlo.

La nostra anatomia è completamente diversa da quella degli animali carnivori, mentre siamo praticamente uguali alle scimmie, che sono frugivore. E’ un’evidenza. Come il fatto che l’erba è verde. Non è un’opinione. Eppure non vogliamo vederla.

Ma qualsiasi favoletta può diventare realtà quando viene ripetuta abbastanza a lungo. E noi negheremo anche l’evidenza pur di non cambiare. Negheremo i nostri sentimenti più profondi di compassione. In realtà quello che cerchiamo è l’approvazione della società, dell’autorità. Non la verità. E ci chiudiamo davanti a qualsiasi cosa possa mettere in pericolo quella illusoria realtà che chiamiamo ego, costruita su condizionamenti ed idee non nostre. Ma abbiamo paura di abbandonarlo. Perché pensiamo di essere quello.

Se non cambi il tuo stile di vita puoi parlare per ore di amore e compassione, ma questo non renderà migliore il mondo. Se vuoi che qualcosa cambi devi cambiare te stesso e di conseguenza quello che fai. Devi abbandonare la paura.

Ciò che facciamo è il riflesso di quello che pensiamo. Se mangio carne pur avendo un'alternativa, significa che considero inferiori gli altri animali, che non mi interessa più di tanto la questione ecologica, che approvo i cacciatori, che è importante la mia libertà ma non quella degli altri esseri viventi. Un conto sono le parole, un altro i fatti. E' sempre meglio attenersi ai secondi. Cosa fai, adesso, di concreto ed efficace?

Puoi parlarmi di empatia o perderti in altissime speculazioni morali e spirituali. Tutti possono farlo. Ed infatti lo fanno in molti. Ma chi ha il coraggio di cambiare davvero qualcosa? Di fare delle scelte reali, che possono veramente contribuire ad un mondo migliore? Chi è disposto a rinunciare a certezze consolidate, a mettersi in discussione, a cercare altre vie, altri stili di vita più sostenibili ed in linea con la sua natura?

Se non hai il coraggio di cambiare i tuoi schemi, anche quelli più radicati e che il condizionamento culturale ti ha fatto credere veri per anni, non hai alcun potere di cambiamento sul mondo. E non puoi lamentarti se le cose vanno male. Perché tu non fai niente per cambiarle.

Se non sei disposto a mettere in discussione ciò che ritieni ovvio, ed uscire dalla tua zona di comfort, dove tutto è a posto e gli altri ti approvano, non puoi lamentarti delle cose che vanno male. Ti stai solo prendendo in giro. Se Gandhi non avesse avuto un’idea forte, non l’avesse vissuta lui stesso e non l’avesse gridata al mondo, pur se in modo non violento, cosa avrebbe prodotto?

Il coraggio di “fare” è quello che manca ai più. Il coraggio di dire “basta” a ciò che non fa bene né a loro stessi né al resto del mondo, anche se questo può sembrare scomodo. Il coraggio di farlo non nella negazione, ma nell’amore e nella comprensione per tutte le creature e del loro diritto alla vita e alla libertà.

Spesso si accusano le persone che fanno una scelta vegan di andare sempre contro qualcosa. Ma nel “fare”, nelle scelte di ogni giorno, nella lista della spesa, sta l’azione positiva, propositiva, di vero cambiamento. E’ un’impegno costante,un fare affermativo, concreto, oltre le parole, le belle idee.

Ogni azione positiva ha la sua controparte. Se compro un certo prodotto, non ne compro un altro. Non si tratta di protestare, anche se la protesta può far parte del gioco, ma di cambiare noi stessi realmente, cambiando modi e stili di vita inutili. Di essere un esempio. Questa è la vera protesta. Tutto il resto sono chiacchiere. Non si tratta di fare sacrifici, ma di liberarsi dalle catene di false realtà, di orpelli che non ci appartengono, mantenuti in vita da chi ne trae vantaggio.

Non si tratta di andare contro qualcosa, ma di andare realmente CON noi stessi, impegnandoci concretamente e liberandoci dai condizionamenti. Significa alleggerire la nostra anima di tutto quello che non siamo e non vogliamo.

Per fare questo è anche necessario conoscere come stanno le cose. Non possiamo essere nè a favore né contro qualcosa che non conosciamo. Quindi l’informazione è la base di tutto. Non a caso chi detiene il potere si assicura sempre di averne il monopolio.

Se abbiamo informazioni errate, o ci viene addirittura negata l’informazione, crediamo di essere nel giusto anche quando in realtà facciamo qualcosa di sbagliato. Non per niente i macelli sono tutti nascosti in periferia e tenuti ben occultati. Un altro esempio lampante è l’uso dei vaccini. Imbottiamo i nostri bimbi di sostanze chimiche a partire dai primi mesi di vita, e lo consideriamo normale e giusto perché nessuno ci dà un’informazione corretta…e poi tutti fanno così!

Quando cresciamo con una sola informazione, la scambiamo per la verità. E non osiamo metterla in discussione. Soprattutto perché è in gioco il nostro senso di identità ed appartenenza.

Io posso dimostrarti con l’evidenza dei fatti che una certa cosa è così, ma se sei cresciuto con l’idea opposta, anche se questa è evidentemente falsa, sarà molto difficile che tu possa cambiare, a meno che qualcosa di molto forte dal punto di vista emotivo non ti apra gli occhi.

Tutti i grandi cambiamenti della vita nascono infatti da una spinta emotiva, dalla sensazione viscerale che la nostra anima non può accettare una certa cosa, e quindi deve in qualche modo cambiarla. Da questo impulso iniziale nasce l’esigenza di sapere di più, di conoscere i motivi di questa spinta. E poi la voglia di trasmettere ad altri il nostro sentire, i nostri pensieri (ciò che sentiamo, che pensiamo e facciamo sono legati in modo indissolubile, anche se la nostra educazione tende a tener separati questi mondi).

Ecco che nasce l’azione, cioè la scelta di cambiare noi stessi e di aiutare gli altri a vedere più chiaramente. Non si tratta di essere o sentirsi migliori, ma di rendere partecipi gli altri di questa scoperta. Se questa è in parziale o totale disaccordo con le credenze dei più, probabilmente verremo indicati come pazzi. La storia è costellata di scoperte, anche scientifiche, che inizialmente sono state ridicolizzate per poi essere accettate come realtà indiscutibili.

Ci saranno persone che invece condividono il nostro pensiero, si creeranno gruppi, si formerà forse un movimento con ideali comuni, ci saranno discussioni, divisioni e via dicendo. Tutto il resto è storia. Ma tutto parte da un sentimento, da un moto interiore di insofferenza verso qualcosa che non ci appartiene. Nasce dall'empatia per le sofferenze altrui. Che diventano nostre. L’importante è che questa nostra verità non ci chiuda, cioè non sia per noi un dogma da imporre ad altri.

Ognuno ha la sua idea del mondo. Nostro dovere e diritto deve essere quello di dare a tutti un’idea in più, un modo diverso di vedere, un nuovo punto di vista . Dare l’esempio di ciò che diciamo.

Soprattutto dobbiamo sempre mettere in evidenza l’importanza di fare qualcosa, cominciando da dove è più facile per quella persona.

Se è vero che ognuno ha i suoi limiti, è anche vero che siamo infinitamente potenti, possiamo scegliere in ogni momento cosa fare, e non possiamo nasconderci dietro comode maschere che chiamiamo tradizione, abitudine ecc, per non cambiare una virgola in noi stessi e di conseguenza nel mondo.

Si può parlare per ore di nobili verità, ma se non siamo disposti ad abbandonare nessuna abitudine (e quindi ad andare con se stessi, a volte controcorrente), pur sapendo quanti danni e morti arrechi questa nostra abitudine, le nostre nobili verità saranno solo fumo al vento.

Non posso parlare di pace ed uccidere altri esseri viventi quando potrei benissimo farne a meno. Non posso parlare di compassione e comprare scarpe che comportano sfruttamento del lavoro minorile. Non posso parlare di inquinamento e comprare scarpe di pelle, sapendo che la concia è un procedimento estremamente inquinante. E non posso neanche lamentarmi per la scarsità di acqua, se con i miei atteggiamenti sostengo e do impulso ad attività mortifere. O meglio, posso farlo, ma sto ingannando ancora una volta me stesso e gli altri.

"E le verdure?" Ma cosa fa di concreto per salvare le verdure chi fa questa domanda? Non mangiare carne è il modo migliore per salvare molte verdure.

"E le tigri?" Ma le tigri sono carnivore. Il loro corpo è progettato per questo. Loro sono carnivore. Noi no. Noi uccidiamo senza necessità. Ci nascondiamo dietro parole come "tradizione", "giusto equilibrio". Ma la sostanza è che continuiamo ad uccidere senza averne necessità. E così facendo provochiamo disastri dentro e fuori di noi.

Tolleranza? Certo dobbiamo rispettare l'idea di tutti, ma non possiamo essere indifferenti alle cose che ci sembrano ingiuste. E questo significa fare qualcosa, cioè far conoscere, con amore, le realtà che spesso vengono nascoste. E' un diritto-dovere di tutti.

Estremismo? Qualsiasi parola, per quanto dura, non può eguagliare l'atto estremo di privare della vita e della libertà un'altra creatura.

Ecco quindi cosa significa, essenzialmente, essere vegan. Fare qualcosa di concreto. Tutto qui.

Non si tratta di essere migliori, anche se spesso chi cerca di fare qualcosa viene additato come quello che vuole fare il “bravo”.

Le persone spesso si trincerano dietro i giudizi per nascondersi ancora una volta. E continuare a non fare niente di diverso.

Ma se interpretiamo ogni sforzo altrui come un atto di superbia e arroganza, c’è da chiedersi come mai. Perché applichiamo questo filtro? Per paura? Per comodità? Lascio a voi la risposta...

La paura scompare quando decidiamo di "fare".

Con passione e amore. Questo è l’unico antidoto.

Il momento giusto per evolvere è Adesso.

Articolo di David Ciolli - Redazione di Promiseland.it


sabato 10 luglio 2010

Qualcuno lo chiama amore..

Per quanto difficile possa essere seguire il mio sentiero, io seguirò quel sentiero. Nessuno potrà farlo per me.

Per quanto sia duro essere disapprovato e criticato quando ondeggerò sulle maree del mio spirito, ugualmente veleggerò su di esse. Perché quelle onde non torneranno mai più.

Per quanto sia tremendo danzare da soli nella notte avendo come unico compagno il silenzio del bosco, io mi muoverò solo seguendo quei passi. Perché nel dolore saprò di essere vivo e che solo in me vi è il seme che sempre si rinnova.

Per quanto sia amaro vedere in me stesso il bene e il male del mondo, io avrò solo quella visione. In altri non cercherò le mie colpe e le mie debolezze.

Per quanto tenebrosi siano i miei demoni interiori e luminosi i miei angeli, io avrò abbastanza compassione per abbracciare gli uni ed abbastanza amore per gioire degli altri. Perché se rifiutassi le mie ombre oscure fuggirei la vita.

Per quanto sia straziante piangere senza uno sguardo che ti accarezza, piangerò intensamente quelle lacrime e prenderò per mano la mia anima, ed andremo dove solo io so condurla. E saprò di aver amato, e sofferto.

Ricorderò di essermi esaltato al canto del fuoco e alle fiamme struggenti di occhi neri e grandi. Ricorderò la malinconia di danze antiche e il fresco vento delle sere estive. Ricorderò calde savane, quando la criniera unta si impastava al fango.

Gusterò il sapore caro e lontano di profumi di grano e muschio e mi lascerò cullare dal ricordo.

E godrò anche dell’attimo sempre assente.

Ho creduto mille volte di sapere ed altre mille mi sono completamente smarrito.

Se qualcuno mi dirà che sbaglio e che la mia strada dovrebbe essere diversa, perché così vogliono le regole della vita, io lo aiuterò a capire che luce e sole della nostra vita possiamo e dobbiamo essere soltanto noi stessi e che l’unica verità che conta è quella che ci rende liberi di essere noi stessi.

Ed altra verità non esiste.

E questo ci darà abbastanza spazio per contenere l’abisso del Niente e il desiderio del Tutto. Questo mi renderà debole e forte.

Si, debole e forte, così sono in profondità…poiché ho bevuto al calice della solitudine ed ho imparato ad aspettare.

Perchè nel mio spazio c’è posto per il ricordo, non per il rimorso…

E a te che rivolgo queste parole… se solo e pensieroso mi vedrai aggirare nel rosso crepuscolo d’aprile, saprai che penso a te, ancora, e al dolce profumo del tuo sguardo.

Questa è la mia debolezza. Questa è la mia forza.

Qualcuno lo chiama amore.

Tratto da: David Ciolli, Diventa chi sei


Come esploratore dello spirito, fai in modo che la tua pratica spirituale includa la disponibilità a vivere sul filo del rasoio, così da non rimanere in una continua zona di comfort, per non diventare letargico ed effettuare pratiche spirituali in modo meccanico.

La coscienza è illimitata, quindi vuoi continuare a scoprire dimensioni sempre più profonde del tuo essere.

Quando partecipi pienamente alla vita, ti avventuri in modo coraggioso all’interno di territori inesplorati, verso aspetti dell’essere ce non sapevi esistessero perché continuavi a stabilizzarti, a sopravvivere e a condurre l’esistenza nel modo consueto, in uno stato di mediocrità.

Sii abbastanza coraggioso di uscire fuori senza sapere come andranno le cose, ma fiducioso abbastanza da sfondare la rete di sicurezza che ti sei creato.

Sperimenta il proverbiale viaggio dell’eroe, in cui esso si arrischia, sperimenta le sfide, impara da esse e le trascende, per ritornare a casa trasformato interiormente. […]

Ti trovi all’interno di un’avventura cosmica. Come ti muoveresti in questo mondo se vivessi veramente fino in fondo, se arrivassi a comprendere di non morire mai e di non perdere mai niente? Non troveresti il coraggio di liberarti dalla tirannia delle tendenze? Non cammineresti intrepido, senza paura di condividere, come un rappresentante creativo e radioso del cambiamento nel nostro mondo?

Hai il potere di dare il via alla tua avventura in questo istante.

Lo farai?

Tratto da: Michael Beckwith, La libertà spirituale, BIS edizioni

Fonte: link

mercoledì 7 luglio 2010

Masaru Emoto, l'uomo dell'acqua

LifeGate incontra Masaru Emoto, lo scienziato giapponese che ha dimostrato la capacità dell'acqua di memorizzare le informazioni che riceve dall'ambiente dando forma a cristalli diversi per ogni tipo di "messaggio".

Masaru Emoto ha messo a punto una tecnica che ha consentito di scoprire e di ammirare i molteplici segni del linguaggio figurativo con cui l'acqua risponde agli stimoli esterni.
Attraverso tale tecnica è possibile fotografare i cristalli ottenuti dal congelamento di acqua sottoposta alle vibrazioni non solo di parole o brani musicali, ma anche di pensieri e stati d'animo. L'acqua è infatti in grado di registrare la vibrazione di una energia estremamente sottile, definita nella cultura giapponese Hado. I risultati degli esperimenti condotti da Masaru Emoto dimostrano che i cristalli dell'acqua modificano la propria struttura in relazione dei messaggi che ricevono. L'acqua sottoposta alle vibrazioni di parole e pensieri positivi forma dei cristalli bellissimi simili a quelli della neve, l'acqua sottoposta alle vibrazioni di parole e pensieri negativi reagisce creando strutture amorfe e prive di armonia.

Hado, la più piccola unità di misura dell'energia, e la nascita del cristallo. Ci racconta?
Hado è una parola giapponese che significa "cresta dell'onda". Questo termine indica la vibrazione energetica estremamente sottile che è all'origine della creazione. Grazie all'incontro con il dottor Lorenzen e all'utilizzo della M.R.A. (Magnetic Resonance Analyzer), una macchina in grado di misurare l'intensità di Hado, ho potuto dimostrare che l'acqua può migliorare le condizioni fisiche delle persone. Successivamente la mia ricerca si è focalizzata sulle immagini dei cristalli di acqua ghiacciata. Il cristallo d'acqua è il segno che rende visibile l'influsso di questa sottile vibrazione, non visibile all'occhio umano, ma in grado di influenzare la materia.

L'acqua ci ascolta, memorizza sul suo nastro magnetico le vibrazioni dei nostri pensieri e delle nostre emozioni e ci risponde nel linguaggio figurativo dei suoi cristalli. Questo dialogo con l'acqua consapevolizza e porta a galla l'immagine di ciò che siamo ?
E' difficile accettare che l'uomo comune possa credere al concetto di dialogo con l'acqua, in realtà questo dialogo esiste. La Terra, chiamata anche il Pianeta d'Acqua, è coperta per il 70% della sua superficie di acqua, la stessa proporzione presente in un corpo umano. La neve, che cade sulla Terra da milioni di anni, contiene cristalli simili tra loro ma diversi uno dall'altro. Ogni cristallo porta in sé un'informazione. Più precisamente, la geometria del cristallo è l'informazione stessa che si cristallizza. L'acqua, attraverso la creazione e la contemplazione dei suoi cristalli, rende possibile un dialogo con l'uomo elevando la sua consapevolizzazione.

E' uscito il suo secondo libro Messaggi dall'Acqua Volume II. In questo lavoro lei ha attribuito particolare attenzione all'aspetto delle relazioni. Le immagini dei cristalli riflettono il risultato delle esperienze interpersonali all'interno di nuclei quali la famiglia, la scuola e i gruppi di preghiera.
Sì, in questo libro mi sono dedicato in modo particolare all'esperienza della preghiera e all'energia che la preghiera produce. L'esperienza della preghiera ha in sé le vibrazioni del sentimento e dell'emozione che accompagnano la parola. La risultante è una vibrazione sottile in grado di intervenire sulla materia modificandola. A questo proposito voglio ricordare l'incantesimo provocato dall'energia della preghiera sulle sponde del lago Biwa, in Giappone.
Il 25 luglio 1999, alle ore 4.30 del mattino, 350 persone si sono riunite di fronte al lago inquinato per offrire le proprie preghiere all'acqua. L'intenzione delle persone che pregavano insieme era sintonizzata su pensieri di armonia e gratitudine. Il risultato è stato sbalorditivo! L'acqua prelevata dal lago inquinato prima di essere sottoposta alla vibrazione della preghiera non ha prodotto alcun cristallo, mentre l'acqua prelevata dopo la preghiera è stata in grado di produrre bellissimi cristalli per oltre sei mesi, fino a gennaio del 2000.
E' stata l'acqua stessa a guidare la mia ricerca verso questa direzione. L'intuizione, nel mio lavoro, è essenziale... mi capita di svegliarmi nel cuore della notte con l'intuizione di ciò che devo trasmettere.

Il pianeta sta andando incontro ad un processo di deterioramento pressoché inevitabile.
A questo proposito lei si è fatto promotore di un progetto che invita le persone ad inviare sentimenti di amore e gratitudine nei confronti dell'acqua che scorre in zone del mondo particolarmente a rischio. Questa sua proposta porta il nome di Progetto di Amore e Gratitudine all'Acqua...

Io sono convinto che è la coscienza di ognuno di noi che crea il nostro mondo.
La vibrazione dell'amore e della gratitudine possono essere trasmesse, attraverso la nostra intenzione, ai corsi d'acqua che attraversano i paesi devastati dai conflitti e dalle guerre. Le faccio un esempio. Immaginiamo di inviare la nostra preghiera, il nostro pensiero d'amore al fiume Giordano sulle cui sponde vivono israeliani e palestinesi. L'acqua, informata da questa altissima vibrazione di luce, armonizzerà la terra e coloro che la berranno. Naturalmente sono molte le regioni nel mondo dove dimorano guerra e povertà, come India, Pakistan, Irak e alcuni stati africani. Per sostenere e divulgare questo progetto ho creato un sito,
www.thank-water.net, che sta avendo un grande seguito. Attraverso questo gesto di preghiera all'acqua è come se operassimo una trasfusione al pianeta sostenendolo con la vibrazione più potente, quella dell'amore.

Roberta Piliego

Ringrazio l'autrice del post, che ne detiene tutti i diritti e la cui fonte potete trovarla qui: LifeGate

Il nostro corpo è in buona parte composto da acqua, questa ricerca del Sig. Emoto può aprirci una nuova prospettiva..e se programmassimo l'acqua contenuta nel nostro corpo con vibrazioni di amore e gratitudine, o comunque altre vibrazioni positive?Credo che qualche bel pensiero vi sia venuto dopo aver letto questo articolo, è ora di metterci all'opera allora e di innalzare le nostre vibrazioni, sempre più e sempre con maggiore consapevolezza..Un caro saluto, ArgonautaMente..

Per ulteriori informazioni e foto dei cristalli di acqua potete cliccare qui

giovedì 27 maggio 2010

Tecniche per il benessere: per smettere di fumare

Salve cari lettori, un giorno in una sosta casuale all'autogrill, dando un'occhiata allo scaffale dei libri ne notai una dal titolo curioso, “pensare positivo”, come fosse un segno sentii di comprarlo. Ebbene ho trovato qulache piccolo spunto per interpretare, in modo anche di liberarmi, da alcune dinamiche della mente e concentrarmi ancora più sul mio percorso, sul mio viaggio..Qui riporto un passaggio del libro che potrebbe essere d'aiuto a chi purtroppo ha integrato nella propria vita un certo meccanismo di limitazione. Infatti non credo sia una libera scelta, fatta eccezione per la prima volta magari, però se dopo la prima c'è la seconda, la terza, la quarta, e poi si iniziano a contare i mesi e gli anni dall'inizio di questa abitudine, senza pensare che per tutta la vita precedente all'inizio di questa abitudine si è stati bene anche senza bisogno di quel gesto, è questa una forte limitazione delle proprie potenzialità..Affidare il proprio “benessere” ad un pezzo di carta e tabacco (+ sostanze cancerogene varie) è soltanto una forma di pensiero, ma se per stare “bene” ci si deve far male fisicamente allora l'individuo libero(?) e cosciente ha da farsi delle domande..Ed una volta ammalatosi il corpo, a causa della suddetta forma di pensiero che apporta “benessere”, sarà ancora così efficace nella cura del male da essa apportato oppure contribuirà, come da sempre è stato ed ancora sarà, ad aumentare il malessere del corpo?

E' retorica, solo retorica una discussione o una domanda del genere quando si parla con chi ha questa abitudine, ed è anche normale, la mente fa di tutto per difendere le convinzioni che abbiamo, e seppure la vita sia la cosa a cui più si tiene, si arriva anche a negare che importi l'effetto collaterale che possa avere questa abitudine sulla cosa più cara che ci sia, la propria vita. Si può fare anche una considerazione di carattere economico, quanto si spende in media in un mese per questa abitudine? In alcuni casi liberarsi da questa abitudine può aumentare il tenore di vita quanto basta per fare quelle piccole cose per le quali si dice sempre “non posso permettermelo per ora”, ma per la vecchia e cara abitudine i soldi non mancano mai, ci fate caso? Vi parlo da persona che non ha avuto questa abitudine, ma ho visto tutti i miei più cari amici di infanzia prendere questa, su 10 persone solo una di loro non ha deciso di abbandonarsi a questa forma di pensiero, e vi assicuro che sia l'aspetto salutistico che economico di cui vi parlavo è constatabile, e credo che possa confermarlo chiuque di voi. Concludo col dire che siamo liberi, si liberi di scegliere, ed è una realtà, questo non è una sorta di intervento per giudicare le persone che hanno una determitata abitudine, ne tanto meno per risaltare la mia posizione di persona “migliore”, è un intervento che sentivo di scrivere, è un passo del mio percorso, del mio viaggio, e se può essere uno spunto di riflessione per qualche persona, allora ben venga..Un Caro Saluto, Buona lettura, ArgonautaMente..




Forse chi fuma non sa che ogni anno al mondo muoiono a causa del fumo di sigarette milioni di persone, di cui 80.000 solo in Italia. Ci sono, nel metodo di dinamica mentale di base, esercizi per la salute, come quello per liberarsi dalla dipendenza del fumo, esercizio che va fatto due volte al giorno, per un mese. Se fra i lettori c'è qualche fumatore, si renda conto che è deprecabile vivendo a contatto con gli altri andare in giro fumando. Oltre al danno, ormai da tutti riconosciuto, che fanno a se stessi, danneggiano gli altri. E' giunto il momento di smettere di fare e farsi del male, provocando malattie che tra l'altro rappresentano per lo Stato un costo ben più alto del guadagno con il monopolio dei tabacchi.

Chi allora deciderà di smettere di fumare, per trenta giorni, al mattino e alla sera, in stato di rilassamento,


  1. si chiederà cosa non va;

  2. esprimerà il desiderio vivissimo di cambiare;

  3. chiarirà a se stesso, esattamente, come vuol essere;

  4. sceglierà il giorno STOP;

  5. si dirà “Da quel giorno in poi, non fumerò più per il resto della mia vita”.


Il giorno stabilito, scelto in precedenza, dovrà essere un giorno importante : un anniversario, un compleanno, una festa significativa. Intanto in quei trenta giorni, potra fumare quanto vorrà, ma da quel giorno in poi smetterà, perchè gli verra la nausea ogni volta che sentirà odore di sigaretta: benzopirene, dannoso per tutti, sia chi fuma attivo, sia qui poveretti che sono costretti a fumare passivi, il fumo degli altri. La mente ha assunto l'ordine e provocherà la nausea. Per l'esercizio del fumo, come per ogni altro esercizio, è utile drammatizzare la situazione, visualizzandosi, ma per una sola volta, esclusivamente come presa di consapevolezza, in uno schermo con la cornice nera, simbolo di negatività, e poi per trenta giorni in uno schermo con la cornice bianca, che rappresenta la situazione positiva. Essendo la mente in ogni cellula del nostro corpo, e conoscendolo perfettamente, è possibile, quando si è in stato di rilassamento, visualizzare anche all'interno del corpo. I fumatori potranno vedere i loro bronchi e i loro polmoni ridotti come l'interno di un camino. Nell'eventualità che, una volta smesso, venga il desiderio di fumare, ecco un ulteriore aggancio: tre profondi respiri e il desiderio di fumare passerà.

Il fumatore dovrebbe anche enere conto dell'esempio che dà ai bambini. Addiruttura è possibile dare messaggi di non dipendenza al fumo o altro sinchè i figli sono nel grembo materno e poi nella primissima infanzia, sin da quando sono in culla. Anche se non capiscono, il loro cervello incamera messaggi, e quando saranno grandi non fumeranno.


[…] Stato di rilassamento: Chi ha frequentato un corso di dinamica mentale di base, sa che in tale corso si utilizzano una scala cromatica e una numerica per rilassare il corpo, controllare le emozioni, calmare la mente, sentirsi in pace, caricarsi d'amore per se stessi e per gli altri, quindi percepire le proprie aspirazioni ed entrare nei livelli più profondi. In tale corso ci si pone poi, dopo una scala numerica dal 21 all'uno, in una scena tranquilla della natura, e in quel luogo di serenità si inseriscono nella mente schede positive. Chi voglia il metodo più breve, può visualizzare un punto luminoso fra i due occhi, respirare profondamente, contare dal sette all'uno, lasciandosi andare sempre più profondamente, e all'uno porsi alfine mentalmente in un luogo felice e tranquillo, coinvolgendo tutti i sensi e sentendosi libero, felice, creativo, pieno di salute e vitalità. Tali rilassamenti portano dallo stato di tensione elettrica cerebrale, con una frequenza da 21 a 12 hertz (oscillazioni) al secondo, chiamato beta, allo stadio alfa, da 12 a 7 hertz al secondo. Questa discesa di valore di frequenza porta ad un livello psichico in cui siamo a contatto col nostro subconscio, che funziona per immagini, possiamo operare per qualsiasi modificazione desideriamo operare su di noi, relativamente alle nostre abitudini ed ai nostri comportamenti, e possiamo dar l'avvio ad arricchimenti positivi della nostra personalità.

Testo tratto dal libro: Pensare Positivo, Autrice: Carmen Meo Fiorot, Giunti Demetra editore, tutti i diritti sono riservati.


Spegni e vedi subito i benefici:

  • 8 ore dopo: si abbassa la pressione arteriosa e si normalizza il battito cardiaco

  • 48 ore dopo: migliorano il gusto, l'olfatto e la circolazione sanguigna

  • 72 ore dopo: si respira meglio, si fa meno fatica a fare uno sforzo

  • 2 settimane dopo: aumenta del 30 per cento la funzionalita' polmonare

  • 3 mesi dopo: migliora il metabolismo e si acquistano maggiori energie

  • 1 anno dopo: scompare completamente il bisogno fisiologico di fumare

lunedì 17 maggio 2010

Simbologia del triangolo


La figura geometrica del triangolo è strettamente legato al numero tre. Poligono di tre lati, quindi con tre vertici. Il simbolismo universale del triangolo, si ritrova in tutte le tradizioni, è la manifestazione del ritorno all’unità primordiale. Il triangolo si ricollega alle varie simbologie del ternario. Esprimeva prevalentemente sia l’idea della divinità, riscontrabile nel simbologia della trinità, sia l'idea dell'ascesi dell'uomo verso la trascendenza divina, l'Universale. Quindi il microcosmo che si innalza verso un macrocosmo e viceversa, cioè la protezione Divina (o delle potenze celesti) verso l’umanità e la natura. Nella tradizione pitagorica, in cui si manifesta come Tetraktys, il triangolo simboleggia l’ascesa dal molteplice all’Uno. Secondo la peculiare interpretazione alchemica, nell’ordine delle figure chiuse, il triangolo si colloca tra il cerchio ed il quadrato, da cui si può dedurre che rappresenti un’entità intermedia tra la sostanza quasi astratta, ovvero spirituale, e la materia che ricade invece sotto i nostri sensi. Il triangolo è la rappresentazione grafica dei quattro elementi. Per esempio il triangolo con la punta verso l’alto simboleggia il fuoco e il sesso maschile, con la punta in basso invece sta a significare l’acqua e il sesso femminile. L’equilibrio dei due triangoli è dato dalla loro unione nella forma dell’esagono stellato, cioè la rappresentazione grafica del sigillo di Salomone, composto dall’incrocio dei due triangoli inversi. In relazione al sole e al grano il triangolo è doppiamente simbolo di fecondità. Il triangolo equilatero esprime la divinità, l’armonia, la proporzione. Non può essere pienamente compreso se non in funzione dei suoi rapporti con le altre figure geometriche. Ogni figura può essere divisa in vari triangoli con linee tracciate dal centro fino agli angoli. Il triangolo è alla base della formazione della piramide. Come ogni generazione avviene attraverso la divisione, così l’uomo corrisponde ad un triangolo equilatero diviso in due, cioè ad un triangolo rettangolo. Il quale, secondo l’opinione di Platone nel Timeo, rappresenta anche la terra. La trasformazione del triangolo equilatero in triangolo rettangolo con una perdita di equilibrio. Il triangolo equilatero, nella tradizione giudaica, simboleggia Dio, di cui è proibito pronunciare il nome.

Fonte: link
Per saperne di più: link

domenica 16 maggio 2010

Pacchetto sicurezza, approvato emendamento D'Alia


Nessun telegiornale ha diffuso la notizia, nel silenzio dei media, arriva in Senato la censura su web.

Ieri il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d..L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 50bis: /Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet. La prossima settimana il testo approderà alla Camera diventando l'articolo nr. 60. Il senatore Gianpiero D'Alia (UDC) non fa parte della maggioranza al Governo e ciò la dice lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della"Casta". In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog a disobbedire (o a criticare?) una legge che ritiene ingiusta, i /providers/ dovranno bloccare il blog.

Questo provvedimento può far oscurare un sito ovunque si trovi, anche se all'estero; il Ministro dell'Interno, in seguito a comunicazione dell'autorità giudiziaria, può infatti disporre con proprio decreto l'interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine. L'attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore; la violazione di tale obbligo comporta per i provider una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000. Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni per l'istigazione a delinquere e per l'apologia di reato oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni per l'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'odio fra le classi sociali.

Con questa legge verrebbero immediatamente ripuliti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta! In pratica il potere si sta dotando delle armi necessarie per bloccare in Italia Facebook, Youtube e *tutti i blog* che al momento rappresentano in Italia l'unica informazione non condizionata e/o censurata. Vi ricordo che il nostro è l'unico Paese al mondo dove una media company ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro di risarcimento. Il nome di questa media company, guarda caso, è Mediaset. Quindi il Governo interviene per l'ennesima volta, in una materia che, del tutto incidentalmente, vede coinvolta un'impresa del Presidente del Consiglio in un conflitto giudiziario e d'interessi.

Dopo la proposta di legge Cassinelli e l'istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra poco meno di 60 giorni dovrà presentare al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto rende esplicito il progetto del Governo di normalizzare con leggi di repressione internet e tutto il sistema di relazioni e informazioni sempre più capillari che non si riesce a dominare.
Tra breve non dovremmo stupirci se la delazione verrà premiata con buoni spesa! Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet, in Italia il governo si ispira per quanto riguarda la libertà di stampa alla Cina ed alla Birmania. Oggi gli unici media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati il blog Beppe Grillo e la rivista specializzata Punto Informatico.
Fate girare questa notizia il più possibile per cercare di svegliare le coscienze addormentate degli italiani perché dove non c'è libera informazione e diritto di critica il concetto di democrazia diventa un problema dialettico.

Fonte: liberainformazione.org

SCIE CHIMICHE, "MISTERO" O PIUTTOSTO "SEGRETI E BUGIE"?

Non si mette più in dubbio l'esistenza di scie nel cielo, non è più possibile negarne l'evidenza; si tratta piuttosto di riuscire a capire gli scopi, le responsabilità, le conseguenze sulla salute e sull'ambiente.

Ieri sera si è riparlato di scie chimiche in un ampio servizio della trasmissione "Mistero" su Italia Uno, seguito da circa 2.400.000 spettatori (con uno share di circa il 10% sul totale degli ascolti). Sono stati messi in relazione i vari aspetti che presumibilmente collegano il fenomeno delle scie chimiche alla gestione delle emergenze climatiche ed ai tentativi di controllare i fenomeni metereologici con interventi artificiali di geoingegneria.
Dunque non si mette più in dubbio l'esistenza di scie nel cielo, cosa della quale ormai non è possibile negare l'evidenza; si tratta piuttosto di riuscire a capire chi sono i responsabili di queste irrorazioni, quale ne è lo scopo reale e quanto possono essere nocive alla salute degli esseri umani e dell'ambiente.
Il fenomeno è ormai noto e visibile quasi ogni giorno, ma nessuna istituzione nè civile nè militare vuole assumersi la responsabilità di fare chiarezza su questo tema, nonostante le denunce, gli esposti, le interrogazioni parlamentari che ormai da anni vengono sistematicamente presentate da cittadini, associazioni e parlamentari. Ed ogni richiesta ufficiale cade nel vuoto in un silenzio assordante.
Domenica 2 e lunedì 3 maggio anche il cielo della Costiera è stato particolarmente tempestatoda una quantità di scie impressionanti per dimensioni e persistenza. E' stata tracciata una vera e propria griglia biancastra, costituita da striature parallele e perpendicolari tra loro ad intervalli regolari, che espandendosi ha ricoperto tutto il cielo.
Le foto a corredo dell'articolo sono state scattate da me personalmente nell'entroterra di Maiori e non hanno bisogno di commento.
Il bellissimo cielo blu intenso della Costiera è ormai un pallido ricordo, visto che purtroppo siamo quasi abituati a vederlo scolorito, solcato dalle "innocue velature" o dalle "nubi stratiformi che non danno luogo a fenomeni piovosi", la bugia pietosa imposta dall'alto con la quale i servizi meteorologici (gestiti, non dimentichiamolo, in primis dall'Aeronautica Militare) tentano di mascherare ciò che succede in realtà.
Resta quindi da interrogarsi sull'intreccio economico-politico-militare che lega il traffico aereo civile, quello militare, e la natura delle emissioni di questi e quei tipi di velivoli. Sono questioni cruciali per il futuro stesso del pianeta e dell'umanità, che non possono più essere trattate come si trattasse di "leggende metropolitane" o frutto della fantasia di pazzi visionari.
Chi avesse seguito i miei articoli precedenti su questo tema ricorderà i commenti di protesta dell'utente MA BASTA che negava insistentemente l'esistenza delle scie chimiche indignandosi per la poca scientificità degli argomenti esposti.
Avevo pubblicamente invitato l'utente MA BASTA a rilasciarmi un'intervista da pubblicare su questa testata affinchè potesse esprimere compiutamente il suo parere sul tema, gli ho inviato privatamente una lista di domande circa due mesi fa, ma non ha ritenuto opportuno rispondermi: sarà che abita nel Nord Italia, è un lettore occasionale non interessato alla nostra realtà locale, o non avrà gradito il tenore delle domande.
Non credo gliene sia mancato il tempo, poichè ho avuto occasione di leggere molti suoi interventi su altri siti che negano l'esistenza del fenomeno delle scie chimiche. O forse il suo scopo non era la ricerca della verità, ma solo di scatenare anche su positanonews una sterile quanto inutile polemica basata più sulle invettive e sul discredito dell'interlocutore piuttosto che su un esame obiettivo e sereno della situazione in atto.

Fonte e foto: link