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giovedì 11 novembre 2010

I creatori del nuovo

Buongiorno Cari lettori, vi propongo un articolo che trovo interessante spunto di riflessione..Può capitare che ci si chieda cosa sarà del nostro futuro, ed allora si pensa alle profezie, a cosa faranno le Istituzioni, al nostro amato Pianeta che si sta ribellando ai nostri soprusi, al nostro Amato Sole che sta attraversando un periodo di grande attività e ciò potrebbe avere conseguenze molto più tangibili sulla nostra vita, e penso che ci siano ancora tanti diversi pensieri quando si guarda al futuro..Tuttavia, vorrei esprimere il mio pensiero, c'è un impellenza che non dovrebbe essere trascurata, ovvero il Presente..Noi tutti viviamo nel Presente, il Passato ,come tale, non possiamo riviverlo ne cambiarlo, il Futuro non esiste ancora, però può essere visto come una conseguenza delle nostre scelte..Ecco che leggendo questo articolo ho deciso di condividerlo con voi, dobbiamo essere il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo, e non arrenderci mai, anche se non vediamo la diretta conseguenza di un nostro bel gesto, o bel pensiero..Il piccolo gesto di un singolo può fare la differenza, proviamo a fare del bene ad un nostro Fratello e vedremo come non saremo i soli..proviamo a pensare fuori dagli schemi imposti, e vedremo come non saremo i soli, proviamo a pensare con Amore e vedremo che quel pensiero porterà più gioia nella nostra vita..proviamo a costruire qualcosa di nuovo, che ne dite, saremo soli? Vi auguro una buona lettura, felice giornata, Namastè..ArgonautaMente

Si può costruire qualcosa di nuovo, libero; uno spazio dove la Solidarietà reciproca sia la norma e dove non ci siano secondi fini e manipolazione?

La risposta e che si può, ma solo dopo aver abbandonato i vecchi schemi di pensiero e di approccio alle varie problematiche. Il nuovo mal si concilia con gli schemi di potere, complotti, corruzioni. Il nuovo non si può costruire solo nella forma e nella sostanza rimanere vecchio, perché si disintegra da solo in un battito di ciglia. Il nuovo deve essere nuovo nella forma e nella sostanza perché è il solo modo che ha per poter crescere e radicarsi profondamente.

Le persone sono dotate di un sesto senso, che per adesso è molto “sonnacchioso” ma che avrà un peso molto importante nel prossimo futuro e quello è l’intuito. Se di nuovo si deve parlare, questo deve essere fino in fondo altrimenti la partita è persa in partenza. Filtrate, usate il vostro intuito per verificare la veridicità di qualcuno che vi sta prospettando un qualcosa, da un lavoro, ad un’idea, alla vostra adesione ad un progetto o ad un movimento. Se vi risuona dentro senza attriti allora andate avanti e così fate ogni volta che vi viene richiesta un’azione.
Chi si avvicina al nuovo pensando di manipolarlo, averne ritorni, ottenere potere ecc. viene respinto perché non sarà in armonia con l’essenza del nuovo, perché vorrà replicare i suoi schemi in quel nuovo che invece, essendo nuovo, sfugge a tutto ciò.

La stessa cosa accade anche a chi porta con sé i suoi conflitti interiori irrisolti e cerca di affermare se stesso/a replicando vecchi schemi di conflitto/comportamento anche nel nuovo che però, essendo nuovo, non può accettare che questo avvenga e per questo scatta la disarmonia e l’impossibilità di intraprendere un percorso comune verso una meta che si delinea man mano che andiamo avanti nel cammino.

A volte questo accade volontariamente, molto spesso invece è un atteggiamento involontario che produce però gli stessi effetti di allontanamento perché le disarmonie sono evidenti e insanabili.
Molti credono che perché si parla di gratuità-solidarietà-libertà ci si faccia manipolare facilmente e allora si avvicinano pensando di cavalcare a proprio vantaggio un filone oggi di moda, altri riflettono involontariamente le loro aspettative frustrate che avevano riposto nel mondo e nella società in questa avventura aspettandosi che qualcuno cali magicamente dall’alto “LA soluzione”. Ovviamente questo è un aspettare vano perché il nuovo non è passivo, ma è un comportamento attivo che richiede azioni e aggiustamenti continui. piene di interazioni con gli altri compagni di viaggio.

In entrambi i casi le frustrazioni e gli attriti aumentano fino all’autoesclusione con enorme rabbia e ulteriore frustrazione per gli (auto) esclusi.

Il costruttore del nuovo è colui che si avvicina senza aspettative. Nessuno conosce il punto di arrivo, ma ognuno sarà l’artefice dei piccoli passi quotidiani, quasi impercettibili, che portano lontano e costruiscono compiutamente il disegno che ancora non esiste.

Il costruttore del nuovo è colui che vede quali sono le necessità del momento e non aspetta che qualcuno gli dica cosa fare, ma sapendo quali sono le sue caratteristiche e le sue professionalità si mette al lavoro senza che nessuno debba ringraziarlo per questo.

Il costruttore del nuovo sa di non essere da solo a costruire la strada e che per questo usa molto il rispetto e mette in pratica ciò che ha imparato sino ad oggi essendo però disposto a cambiare in qualsiasi momento, se questo agevola la realizzazione del nuovo.

Il costruttore del nuovo è colui che partecipa ai processi decisionali perché il nuovo non ha gerarchie, ma è anche rispettoso del lavoro che è stato fatto dagli altri in precedenza e si inserisce armonicamente rispettando e essendo rispettato a sua volta.

Il costruttore del nuovo non ama il potere che appartiene solo al “vecchio”, ma se necessario si mette in evidenza con puro spirito di servizio.

Il costruttore del nuovo sta più nel cuore che nella mente.

Il costruttore del nuovo sa che, proprio perché il nuovo ancora non esiste, dovrà affrontare e sostenere chi ancora non è in grado di supportare la sua “visione”.

Il costruttore del nuovo sa che vedrà molte persone avvicinarsi e molte allontanarsi.

Il costruttore del nuovo non si prende troppo sul serio ed è sempre disponibile a ridere e scherzare.

Il costruttore del nuovo non ha ostacoli perché è abituato a superarli.

Il costruttore del nuovo ha fiducia nei suoi compagni di viaggio.

Il costruttore del nuovo sa che ogni sua azione è importante e produce un effetto e per questo riflette bene prima di agire.


Fare il costruttore del nuovo è la scommessa a cui siamo chiamati in questo momento di forte cambiamento; una continua respons-abilità, intesa nel senso di abilità nel dare risposte, che richiede di pensare fuori dagli schemi ed essere ben disposti a intraprendere un viaggio comune in acque inesplorate.

In ogni caso questo viaggio è una occasione di crescere insieme agli altri, alcuni sono pronti e altri ancora non lo sono perché il nuovo non è fatto per chi scappa da se stesso, perché il nuovo non è altro che noi che cambiamo insieme al mondo che ci circonda.

Non cambierai mai le cose combattendo la realtà esistente. Per cambiare qualcosa, costruisci un modello nuovo che renda la realtà obsoleta (Buckminster Fuller)

Tratto da: Link
Citato da: Altrogiornale

sabato 6 novembre 2010

Ma...Casa dov'è?

Salve Cari Lettori, come procede il vostro percorso?:).. Scorrono giorni sereni per me, qualche cambiamento ha segnato questo ultimo periodo del mio viaggio, tappe obbligatorie e non sempre facili da affrontare, ma si cresce anche nei momenti difficili, e via così allora..Ultimamente ho avuto la possibilità di passare molto più tempo con dei miei Cari Fratelli, abbiamo avuto un assaggio di come possa essere la vita lontana dalle distrazione quotidiane. Ognuno di noi lontano dal contesto in cui per necessità è inserito, lontana da giudizi, e pregiudizi..Siamo stati solo un gruppo di persone che stavano crescendo insieme, ognuno con le proprie domande, ognuno con i propri dubbi..Abbiamo discusso, ma senza giudicarci..Abbiamo sognato, ma senza condannarci come utopisti..Abbiamo riso ed abbiamo vissuto nella più totale naturalezza, siamo stati l'essenza di noi stessi, senza dar ascolto a complicati schemi mentali, che impongono di essere sempre accorti nel dire e nel fare cose che seguono logiche coerenti..(Quando si inizia a crescere ci sono cose contro le quali si combatte, alcune certezze vanno scardinate, e ciò porta via energie, molte di queste certezze sono frutto di schemi mentali, per questo quando si riesce a farla tacere la realtà oggettiva si fa strada e tutte le considerazioni possono essere fatte in assoluta serenità)..Mi sono sentito a Casa, anzi credo di poter dire che ci siamo sentiti a Casa.. Eh si, a Casa, il luogo in cui ci sono gli affetti più Cari, in cui c'è la libertà di Essere, e non per forza questo luogo è il solo nido familiare..Ci si può sentire a Casa in ogni logo in cui c'è l'Amore, la semplicità, il rispetto per se stessi e per il prossimo..sarà anche per questo che spesso sentiamo che il contesto intorno a noi non ci appartiene, perché non ci fa sentire più a Casa, nel senso più allargato del termine..Eppure..siamo figli dello stesso Padre e della stessa Madre Terra, quanto vorrei sentir dire che: noi tutti, abitanti di questo pianeta, e ancora più tutti gli esseri dell'Universo, siamo Fratelli..Ma non vorrei sentirlo dai Capi di Stato, dalle Autorità, dalle Istituzioni, ne da Agenzie Spaziali..vorrei sentirlo dire dai pastori, dai minatori, dai calzolai, dai mercanti, dai lavoratori di ogni tipo di settore, dalle persone che vivono grazie all'aiuto del prossimo, dagli anziani, dai malati..no, dai bambini che giocano in modo allegro con altri loro Fratellini no, loro non fanno divisione, sono già un passo avanti :)..Le singole persone possono davvero fare la differenza.. Non vorrei più sentire un pensiero controllato e distorto a seconda delle necessità , vorrei sentire un pensiero polifonico, sfaccettato, che sia euforico, dolce, fraterno, Unificante, ma nel senso più bello che sia..le cosiddette Istituzioni ci danno tutto, e tutto possono toglierci..nel frattempo ci tengo ben occupati e "sintonizzati" sulle loro frequenze di dipendenza..le nostre domande, le nostre energie sono tutte rivolte a questo e quel gesto di tale personaggio, ma questo ci aiuta nella crescita personale?.. Questo mio ultimo pensiero è pura Utopia, che ne pensate?;)..E Voi, quando vi sentire a Casa?Mi auguro che vi possiate cibare quotidianamente del dolce nettare dell'amore, e che la serenità accompagni le vostre scelte, così che siate gioiosi nell'avventura della crescita personale..Vi saluto con un forte abbraccio, buon fine settimana..Namastè, ArgonautaMente..

lunedì 29 giugno 2009

Piccolo confronto con la realtà..

Il viaggio, metafora davvero adatta ad indicare il percorso di conoscenza ed esplorazione della realtà di se stessi, e di quella che riguarda il mondo che ci circonda..quando scavo dentro di me, le domande iniziano ad essere sempre più, porto l'attenzione a degli aspetti prima trascurati o trattati con superficialità, che vogliono però venir fuori, manifestarsi ed aggiungere un ulteriore tassello nel ritrovare la vera essenza della mia persona..aspetti talvolta impensabili, conseguenti di lunghe riflessioni e di attento ascolto di ciò che ho dentro..Quando si inizia ad indagare, a ricercare, non sempre quello che viene a galla è piacevole..In particolare mi riferisco al contesto che ci circonda..spesso siamo portati ad agire in un modo perchè è "così" che si fa..spesso non ci si chiede il perchè di certi gesti, comportamenti, o ci si informa sulle conseguenze di questi ultimi, ma non solo per se stessi , ma per il bene delle persone di questo mondo, e del nostro pianeta stesso..Ci sono cose che noi facciamo (perchè "così" si fa) che hanno delle conseguenze che nemmeno ci immaginiamo, e che, invece, se spinte dalla nostra volontà,dal nostro desiderio di un mondo migliore, del bene collettivo, porterebbero delle conseguenza positive sorprendenti...In realtà però, noi siamo quotidinamente "bombardati", e passatemi il termine, dai mass-media che ci propongono ideali di bellezza, di ricchezza, di fama, di consumismo, di egoismo..poche sono le notizie in cui si parla di una sensibilizzazione verso certe scelte, del fatto che se noi apportassimo delle modifiche al nostro stile di vita, ma non modifiche abissali, perchè in Italia, nel Mondo, non siamo poche centinaia di persone, e basterebbe una piccola rinuncia per avere in larga scala un effetto amplificato di 4-5 miliardi di volte..I mass-media sono uno strumento molto potente, e se certi messaggi partissero principalente da quella fonte, un cambiamento, auspicato da tante persone, potrebbe anche divenire realtà..Questa è una rappresentazione molto semplicistica di questo aspetto..bisognerebbe capire cosa c'è dietro questo atteggiamento dei media..interessi, giochi di potere..eh si perchè chi fa informazione ha un certo "potere", che si quantifica in denaro però, e nella nostra società chi più ne ha, più ha voce in capitolo..La rete, Internet, è uno strumento di informazione altrettanto potente, e se vogliamo anche più libero rispetto a tanti giornali o reti televisive, ed in cui ognuno può parlare, esprimersi , può dire cose giuste o sbagliate, ma almeno in questo caso è chi legge che sceglie se dar credito o meno a ciò che legge, a ciò che sente, senza alcun tipo di pre-censura, anche se c'è da iniziare a preoccuparci visto che qualche prima forte censura inizia a vedersi (youtube di menphis75)..Non è un caso che dei personaggi tagliate fuori dall'ambito televisivo trovino spazio, e soprattutto possono ancora essere seguiti e sostenuti da persone che credono negli intenti di quei personaggi, che iniziavano ad essere "scomodi" per il sistema..o forse troppo veritieri?!La coscienza collettiva, l'idea che siamo una sola cosa con la nostra amata Terra, che siamo tutti figli di un solo Padre, siamo tutti fratelli,è un argomento bandito in questi sistemi di informazioni, fin troppo controllati e filtratti per trattare sempre e solo degli stessi argomenti..La verità non dovrebbe essere nelle mani di pochi, dovrebbe essere accessibile a tutti ed essere vissuta come realtà..invece se non fosse per quei "pochi" che cercano su Internet, e che si impegnano per la divulgazione e la diffusione di ciò che viene abilmente snobbato o che non può passare in quei circuiti, cosa ne sarebbe delle nostre vite?saremo solo attori inconsapevoli di un film che invece dovremmo dirigere da registi..Tutto sta a noi, alla nostra voglia di interrogarci, di capire il perchè delle nostre azioni e delle conseguenze ad esse legate, e di agire di conseguenza quando ci troviamo di fronte ai fatti che ci appaiono nella loro vera natura...Un saluto,ArgonautaMente.