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sabato 10 luglio 2010

Qualcuno lo chiama amore..

Per quanto difficile possa essere seguire il mio sentiero, io seguirò quel sentiero. Nessuno potrà farlo per me.

Per quanto sia duro essere disapprovato e criticato quando ondeggerò sulle maree del mio spirito, ugualmente veleggerò su di esse. Perché quelle onde non torneranno mai più.

Per quanto sia tremendo danzare da soli nella notte avendo come unico compagno il silenzio del bosco, io mi muoverò solo seguendo quei passi. Perché nel dolore saprò di essere vivo e che solo in me vi è il seme che sempre si rinnova.

Per quanto sia amaro vedere in me stesso il bene e il male del mondo, io avrò solo quella visione. In altri non cercherò le mie colpe e le mie debolezze.

Per quanto tenebrosi siano i miei demoni interiori e luminosi i miei angeli, io avrò abbastanza compassione per abbracciare gli uni ed abbastanza amore per gioire degli altri. Perché se rifiutassi le mie ombre oscure fuggirei la vita.

Per quanto sia straziante piangere senza uno sguardo che ti accarezza, piangerò intensamente quelle lacrime e prenderò per mano la mia anima, ed andremo dove solo io so condurla. E saprò di aver amato, e sofferto.

Ricorderò di essermi esaltato al canto del fuoco e alle fiamme struggenti di occhi neri e grandi. Ricorderò la malinconia di danze antiche e il fresco vento delle sere estive. Ricorderò calde savane, quando la criniera unta si impastava al fango.

Gusterò il sapore caro e lontano di profumi di grano e muschio e mi lascerò cullare dal ricordo.

E godrò anche dell’attimo sempre assente.

Ho creduto mille volte di sapere ed altre mille mi sono completamente smarrito.

Se qualcuno mi dirà che sbaglio e che la mia strada dovrebbe essere diversa, perché così vogliono le regole della vita, io lo aiuterò a capire che luce e sole della nostra vita possiamo e dobbiamo essere soltanto noi stessi e che l’unica verità che conta è quella che ci rende liberi di essere noi stessi.

Ed altra verità non esiste.

E questo ci darà abbastanza spazio per contenere l’abisso del Niente e il desiderio del Tutto. Questo mi renderà debole e forte.

Si, debole e forte, così sono in profondità…poiché ho bevuto al calice della solitudine ed ho imparato ad aspettare.

Perchè nel mio spazio c’è posto per il ricordo, non per il rimorso…

E a te che rivolgo queste parole… se solo e pensieroso mi vedrai aggirare nel rosso crepuscolo d’aprile, saprai che penso a te, ancora, e al dolce profumo del tuo sguardo.

Questa è la mia debolezza. Questa è la mia forza.

Qualcuno lo chiama amore.

Tratto da: David Ciolli, Diventa chi sei


Come esploratore dello spirito, fai in modo che la tua pratica spirituale includa la disponibilità a vivere sul filo del rasoio, così da non rimanere in una continua zona di comfort, per non diventare letargico ed effettuare pratiche spirituali in modo meccanico.

La coscienza è illimitata, quindi vuoi continuare a scoprire dimensioni sempre più profonde del tuo essere.

Quando partecipi pienamente alla vita, ti avventuri in modo coraggioso all’interno di territori inesplorati, verso aspetti dell’essere ce non sapevi esistessero perché continuavi a stabilizzarti, a sopravvivere e a condurre l’esistenza nel modo consueto, in uno stato di mediocrità.

Sii abbastanza coraggioso di uscire fuori senza sapere come andranno le cose, ma fiducioso abbastanza da sfondare la rete di sicurezza che ti sei creato.

Sperimenta il proverbiale viaggio dell’eroe, in cui esso si arrischia, sperimenta le sfide, impara da esse e le trascende, per ritornare a casa trasformato interiormente. […]

Ti trovi all’interno di un’avventura cosmica. Come ti muoveresti in questo mondo se vivessi veramente fino in fondo, se arrivassi a comprendere di non morire mai e di non perdere mai niente? Non troveresti il coraggio di liberarti dalla tirannia delle tendenze? Non cammineresti intrepido, senza paura di condividere, come un rappresentante creativo e radioso del cambiamento nel nostro mondo?

Hai il potere di dare il via alla tua avventura in questo istante.

Lo farai?

Tratto da: Michael Beckwith, La libertà spirituale, BIS edizioni

Fonte: link

venerdì 14 maggio 2010

Il Vento Cosmico che risveglia il cuore


Spesso, durante le mie meditazioni, “viaggio” nello Spazio come un grande uccello migratore. Distendo le ampie ali nell’immenso oceano blu, gustando il sapore dell’Infinito ed ho la precisa sensazione di sentirmi a “casa”.

Ogni collina, ogni radura, ogni specchio d’acqua lucente, ogni vetta si riflettono nel mio cuore come sottili carezze dall’aura dorata e tutto ciò che “vibra” risuona armonicamente nel mio essere che si espande nel “Tutto” come un respiro sottile, un respiro che dilata la Coscienza e la Conoscenza oltre il confine del tempo. La meditazione è la Via per connettersi con la nostra parte divina, con il Tutto che c’è in noi.

So bene che nella mente dei più queste riflessioni suonano come pure fantasie mistiche. Ho anche diversi amici che pensano che mi mancano solo le ali! Alcuni temono che il volare troppo alto distolga dai problemi terreni che sono la “vera realtà”. Ma è proprio così?

La Scienza dichiara apertamente che le facoltà mentali sono utilizzate in minima parte, il 5%, e infatti ne vediamo i risultati: il nostro mondo sta andando alla deriva. Eppure quando si apre un varco di “conoscenza” che supera i confini della dimensione fisica la stessa si chiude entro i limiti del “granello di sabbia”.

Anche la Chiesa è totalmente arroccata nelle sue antiche fortezze tanto da non saper riconoscere il nuovo respiro spirituale che ha cominciato ad attraversare il nostro mondo, entrando fortemente nel cuore di molti, operando un “Risveglio” che si sta propagando da cuore a cuore.

L’evoluzione spirituale mi ha mostrato mondi ben più vasti, portandomi oltre quel granello, facendomi udire “suoni” eccelsi. Ma tutto questo lo si percepisce solamente con il cuore, non è un processo mentale. È necessario quindi riscoprire l’antico potere che viene dal nostro Astro interiore perché in esso risiede la “Conoscenza dimenticata” attraverso la quale anche la mente può elevarsi.

La nostra vera vita, la nostra essenza primordiale giace nel Vento Cosmico che forma le spirali che stabiliscono le rotte degli astri e dei pianeti, lo stesso Vento che attraversa anche il nostro cuore aprendolo ai segreti dell’Oltre.

Vi assicuro che vivere con questa consapevolezza porta ricchezza e forza interiore. Vedete, noi siamo molto di più di ciò che pensiamo o di ciò che la Scienza e la Chiesa vogliono farci credere. Il respiro che abbiamo dentro sfiora le galassie ed il nostro “Occhio” è come un raggio di sole che può oltrepassare l’oscurità dello Spazio.

Voglio raccontarvi un sogno che feci tempo fa, riguardo al “Vento Cosmico” e, forse, al fatidico 2012 che si avvicina. A volte i sogni sono talmente vividi e forti che sembrano messaggi da interpretare, “segni” che mostrano le direzioni. La storia ne è piena e, certamente, ognuno di voi ne avrà da raccontare.

Nel mio sogno “… stavo nella piccola cucina della casa della mia infanzia, con la mamma, il nonno ed altri. Tuttavia non ero più bambino ma adulto e consapevole… D’un tratto fummo investiti da un forte “Vento” che, a ondate improvvise e ritmiche,giungeva da “fuori” ma anche da “dentro” di noi… Era simile ad una corrente che ci scuoteva come foglie, provocando un’alta vibrazione in tutto il corpo. Le finestre erano sbarrate eppure il “Vento” ci attraversava con potenza. Ci abbracciammo tutti in cerchio, stringendoci per resistere ed io spinsi un bambino al centro del cerchio per proteggerlo ancor di più. Compresi che solo la forza dell’Amore ci avrebbe salvato… Ancora sentii la forte scossa arrivare come un terremoto violento che parve devastare la mia mente ma riuscii a resistere. Poi il sogno terminò.”

Non ho più scordato quella vibrazione interiore. Mi è rimasta scritta dentro come un segno indelebile. Non so cosa possa significare. Forse una prova? Un avvertimento? Sono tra coloro che pensano al 2012 come un grande “salto evolutivo”, una possibilità di cambiare rotta, di salvare il nostro pianeta e noi stessi dalla deriva. La “Conoscenza” che giunge dal cuore aprirà le porte dell’Ignoto, svelandoci le limpide coordinate dell’AMORE.

I segni di questo cambiamento sono abbondanti e lasciano tracce nere sui mari e nel cielo per avvertirci. Il piccolo vulcano islandese ha lanciato un “messaggio” dirompente. Penso che molti si sono chiesti il significato di quella lunga nube di cenere che ha oscurato l’Europa e bloccato mezzo mondo. È stato il caso? Non credo. Certamente abbiamo capito quanto “poco” basti per mandare in crisi il nostro sistema.

Attenzione questo è un “segno” per il mondo ricco e potente, per il mondo opulento. Un segno per ciascuno di noi. Le radici della Terra sono in movimento. Il “Vento Cosmico” le attraverserà con un’alta “frequenza di purificazione” che risveglierà anche il nostro cuore. Usciamo dalle corazze mentali di quel 5%, apriamoci al respiro dell’ “UNI-VERSO” che pulsa nel nostro cuore, apriamo la Vista e proviamo a volare!

Un abbraccio. Diventiamo pensieri!

Gabriele Frigerio

Volevo condividere questo pensiero tratto dal blog del nostro Fratello Gabriele, che con molta semplicità ha colto dei pensieri che sento anche miei..Grazie Gabriele..Buona lettura, ArgonautaMente..

Fonte: link



sabato 27 febbraio 2010

Le trappole della ricerca

Sale a tutti cari lettori, qualche tempo fa leggevo queso piccolo brano, anche se non è del tutto allineato al mio pensiero volevo condividerla con voi. E un pensiero con cui confrontarci, e sul quale fare qualche piccola considerazione, per crescere dobbiamo affrontarle queste piccole cose, no?:) Buona lettura, un caro saluto.
Quando si comincia a rivolgere un'attenzione profonda alle cose dello spirito si verifica un fenomeno discutibile: l'intolleranza verso la ricerca spirituale degli altri. Quotidianamente, io ricevo riviste, e-mail, lettere, opuscoli che si prefiggono di dimostrare come un certo cammino sia mogliore di un altro e di fornire unaserie di regole per arrivare all'"illuminazione".Considerando il crescente numero di questo tipo di corrispondenza, ho deciso di scrivere alcune note su ciò che considero pericoloso in quei materiali.

Credenza n° 1. La mente puà curare tutto. Non è affatto vero, e intendo confutare questa affermazione con un racconto. Alcuni anni fa, un'amica profondamente coinvolta nella ricerca spirituale fu assalita dalla febbre e cominciò a stare molto male. Per un'intera nottata, usando le numerose tecniche di meditazione che conosceva, cercò di immedesimarsi nel proprio corpo, al fine di curarsi con il potere del pensiero. L'indomani, i figli preoccupati la pregarono di consultare un medico, ma lei si rifiutò di ascoltare le loro suppliche: affremò che stava "purificando" il proprio spirito. Soltanto quando la situazione divenne insostenibile accettò di recarsi in ospedale: le fu diagnosticata un'appendicite e dovettero operarla di urgenza. Attenzione, dunque: telvolta è meglio chiedere a Dio di guidare la mano di un medico, piuttosto che tentare di curarsi da soli.
Credenza n°2. La carne rossa allontana la luce divina. E' chiaro che, ppartenendo a una determinata religione, si devono rispettare alcune regole prestabilite: per esempio, gli ebrei e i mussuulmani non si cibano di carne suina; in questo caso, la proibizione apparttiene ai precetti della fede. Tuttavia, il mondo sembra investit da un'ondata "purificatoria" che si espleta attraverso il cibo: i vegetariani più intransigenti guardano i consumatori di carne come se fossero responsabili dell'assassinio degli animali. E le piante, allora:non sono forse esseri viventi? La natura è un ciclo continuo di vita e morte: un giorno saremo noi ad alimentare la terra. Dunque, se non appartieni ad una religione che proibisca un certo alimento, mangia quello che il tuo organismo richiede. A questo punto voglio ricordare un episodio della vita dell'esoterista russo Gurdjieff. Da giovane, si recò in visita da un grande maestro; durante il soggiorno, per impressionarlo, si cibava soltanto di vegetali. Una sera, il suo ospite vole sapere perchè osservasse una dieta così rigida, e Gurdjieff spiegò: "Per mantenere pulito il mio corpo". Il maestro sorrise; poi gli consiglio di interrompere immediatamente quella pratica: gli disse che, se avesse continuato, avrebbe finito per essere come un fiore di serra - purissimo, ma incapace di resistere alla sfide dei viaggi e della vita. Come affermava Gesù:"Non quello che entra nella bocca rende impuro l'uomo, bensi quello che ne esce".
Credenza n°3. Dio è sacrificio. Molti perseguono il cammino del sacrificio e dell'autoimmolazione, affermando che bisogna soffrire in questo mondo al fine di guadagnarsi la felicità in quello a venire. Orbene, se questo mondo è una benedizione di Dio, perchè non approfittare delle gioie che la vita ci riserva? Siamo abituati all'immagine di Cristo sulla croce, ma dimantichiamo che la sua Passione durò soltanto tre giorni: egli trascorse il resto dell'esistenza viaggiando, incontrando gli uomini, mangiando, bevendo e diffondendo il proprio messaggio di tolleranza. E ciò è suffragato anche dal fatto che il suo primo miracolo fu "politicamente scorretto": allorché terminarono le libagione delle nozze di Cana, egli trasformò l'acqua in vino. E, a mio avviso, compì quel prodigio per mostrare a tutti noi che non cìè alcun male nell'essere felici, nel gioire, nel parteciare ad una festa - perchè Dio è molto più presente quando stiamo insieme agli altri. Maometto diceva che, "se siamo infelici, arrechiamo pena anche ai nostri amici". E Budda comprese che l'isolamento e il sacrificio allontanano dal miracolo della vita quando, dopo un lungo periodo di penitenze e di privazioni, la sua debolezza lo fece quasi annegare e fu salvato solo dall'intervanto di un pastore.
Credenza n°4. Esiste un unico cammino che conduce a Dio. E' la credenza più pericolosa. Da essa nascono la spiegazioni del Grande Mistero, le lotte religiose, il giudizio del nostro prossimo. Noi possiamo scegliere una religione - per esempio, io sono cattolico -, ma dobbiamo capire che, se un fratello ha scelto una fede diversa, raggiungerà il medesimo punto di verità e luce che costituisce la meta delle nostre pratiche spirituali. Infine, vale la pena ricordare che non è assolutamente possibile addossare la responsabilità della nostre decisioni a un prete, a un rabbino, a un imam: siamo noi ad aver costruito, con ciascuno dei nostri atti, la strada fino al Paradiso.
Tratto da "Sono come il fiume che scorre", di Paulo Coelho.

mercoledì 23 settembre 2009

La legge del Karma

La legge del Karma, infonde speranza per il futuro e rassegnazione per il passato.
Fa comprendere agli uomini che le cose del mondo,
le sue sfortune ed i suoi insuccessi,
non intaccano la dignità dell’anima.

(Mario Ingaramo)

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Tutti i disordini che affliggono l’uomo sono dovuti all’azione della “legge di causa ed effetto” detta anche “legge del Karma”. Questa legge è la stessa che noi conosciamo con il nome “legge di gravità” e supera il campo fisico per applicarsi a quello del comportamento. “Così come tu semini raccoglierai; così come tu misuri agli altri sarà misurato a te, disse Gesù di Nazareth, e la tua misura sarà piena, scossa e traboccante”.

Quanto esposto chiarisce la famosa massima: “Le macine del Signore macinano lente… ma fino all’ultimo granello”. La legge di causa ed effetto opera infatti affinché ognuno di noi abbia a raccogliere, vita dopo vita, ciò che ha seminato. Dio è legge e non punirà mai coloro a cui ha donato la vita. Sono le trasgressioni alla legge che hanno creato la situazione attuale, in cui esistono la sofferenza, la miseria e malattie.

Noi tutti, durante la nostra vita, abbiamo il libero arbitrio di accettare le cose brutte, come se fossero di “nostra competenza”, oppure imprecando contro un Dio ingiusto e vendicativo. Difficoltà, miserie e problemi sono infatti nostri e ci competono come risultato delle azioni compiute durante le nostre passate esistenze. Nella cultura orientale l’insieme di tali azioni, buone o cattive che siano, viene chiamato “karma individuale”.

Ogni conoscenza ed ogni esperienza rimangono per sempre, vita dopo vita, come possessi acquisiti, comprati e pagati. Questi possessi diciamo che sono acquisiti per “diritto di coscienza” e non possono né perdersi e tantomeno venire rubati. Nessuno, infatti, può togliere a qualcuno l’intelligenza, il talento, le facoltà e le conoscenze.

Nel nostro essere vi è una specie di registrazione dove, in essenza, vengono segnate tutte le cose acquisite. Il fatto ancor più straordinario è che tutto le cose che le esperienze ci hanno insegnato ad usare, sia esso un tavolo, le stoviglie, gli indumenti, i gioielli, il denaro, le coperte e perfino una scatola di fiammiferi, rimangono anch’esse registrate. Questa registrazione ci serve per portarle con noi vita dopo vita.

Questi oggetti, o strumenti come li potremmo chiamare, appaiono nelle nostre vite, sia che noi li desideriamo oppure no, ed è questo il motivo per cui alcune persone nascono nell’opulenza e altre nella miseria. Ognuno, infatti, nasce nella condizione in cui ha meritato di nascere per diritto di coscienza. La legge di causa ed effetto si incarica di attrarre ad ognuno ciò che gli compete ed il posto più opportuno. Non c’è ingiustizia nel piano della Verità.

A questa legge si riferì il maestro Gesù quando disse: “Non accumulate tesori sulla terra, dove la polvere li corrompe e dove i ladri minano e rubano, ma accumulate tesori nel cielo dove né la polvere danneggia, né la ruggine corrompe e neppure i ladri rubano e rovinano; perché dove sarà il vostro tesoro lì sarà pure il vostro cuore” (Mt. 6,19-21).

- Come funziona la legge del Karma -

La filosofia esoterica insegna che esiste una specie di archivio dove sono contenuti i progetti di tutte le cose. Tale archivio viene chiamato “Mondo degli archetipi” e non è tangibile ai sensi in quanto è costituito della stessa sostanza di cui sono composti i nostri pensieri. L’uomo, a sua insaputa, lavora nel mondo degli archetipi mediante i suoi pensieri abituali e le sue modalità di vita. In tal modo egli getta i semi per un roseo futuro o un raccolto di tribolazioni. Tale fatto non gli è però facilmente comprensibile in quanto “getta i semi” in modo inconsapevole, così come un sonnambulo può causare dei danni di cui, al risveglio, non riuscirà a capacitarsi.

Si comprende allora l’avvertimento di san Giovanni Crisostomo quando dice: “Il primo convincimento da suscitare in noi è il concetto che nessuno si danneggia se non da se stesso” (”Quod nemo laeditur nisi a seipeo”, pag. 52/3).

Anche Giobbe, nella Bibbia, afferma: “Ciò di cui temo mi piomba addosso” (Gb, 3,25); altra indicazione di come le emozioni negative (in questo caso la paura) possono causare la realizzazione della situazione tanto temuta.

Troviamo in quanto esposto la legge di causa ed effetto in azione; essa è tanto dura da essere stata definita “la legge del taglione” e, qualora male interpretata, porta a concludere che Dio è tutt’altro che infinitamente buono, anzi, lo si suppone crudele al punto di chiedere di tagliarsi una mano a chi l’ha utilizzata per danneggiare il suo prossimo.

E’ infatti difficile, per l’uomo, comprendere che il supremo Creatore ha utilizzato delle leggi ben determinate con cui ha creato l’Universo e che Egli stesso ha estremo rispetto per le leggi che ha promulgate; l’ordine millenario con cui si muovono gli astri e vengono amministrati gli eventi della natura sono un chiaro esempio di tale immutabilità.

Tra le leggi esistenti quella di gravità è di certo una delle più importanti, ed è un vero peccato che l’uomo la consideri solo in relazione ai fenomeni fisici. Se la considerasse attentamente potrebbe scoprire che essa è legata alla sua esistenza più di quanto possa immaginare. La legge di gravità, nella fisica, implica che un oggetto lanciato in alto ritorni verso il basso; la stessa legge, nell’esoterismo, implica che ogni nostra azione o pensiero crei delle condizione che torneranno a noi. In questo caso prende il nome di “legge di causa ed effetto” o “legge del Karma”.

L’uomo difficilmente si rende conto di essere l’unico artefice del proprio destino perché le sue azioni non sempre provocano un effetto così immediato da evidenziare il collegamento con la loro causa. Questo fatto porta un individuo a cercare l’origine dei suoi mali all’infuori di sé stesso, ed alla conclusione che gli altri (e talvolta lo stesso Dio) siano l’unica causa delle sue tribolazioni.

- Nessuno può farvi alcun male -


Nessuno può farvi del male se voi stessi, con le vostre azioni o i vostri pensieri, non ne avete creato la causa in questa vita o in quelle passate: è un debito in sospeso che deve essere pagato. Noi stessi siamo la causa dei nostri mali, non altri. Gli altri sono soltanto strumenti con i quali l’equilibrio naturale, erroneamente chiamato “Giustizia di Dio”, ci chiede di sistemare i conti che abbiamo aperto. Dobbiamo perciò pagare i debiti e nel contempo riscotiamo i crediti per il bene che abbiamo fatto.

Convincetevi che, se non avete debiti da pagare, sarete inattaccabili. Lo sarete anche se emanerete pensieri d’amore verso tutte le persone e tutte le cose. Essi, infatti, formeranno intorno a voi un’aura di luce che vi difenderà da ogni attacco malevolo.

- Karma collettivo e Karma individuale -

(Il pensiero è la sola forza che dà vita o distrugge, a seconda che è diretta in bene o in male (Prentice Mulford)

L’umanità, attraverso i propri interessi, le proprie azioni ed i propri sogni di carattere benefico ed altruistico, crea poco a poco, un’entità bianca, mentre, con quelli di carattere egoistico e malevolo, crea un’entità nera, un demone potenziale. Sarà proprio la qualità dell’energia a far crescere una o l’altra di tali entità.

La creazione di queste due entità fa’ parte delle leggi che governano il nostro Universo. Quando l’umanità compie certe azioni, oppure pensa in un certo modo, contribuisce (nel Mondo astrale) alla formazione di una di queste due grandiose entità: è inevitabile.

Ogni pensiero ed emozione dell’uomo prende vita e forma nel suo universo individuale ma, nel momento in cui vi sono milioni di persone, che pensano e percepiscono come lui, significa che vi sono milioni di persone all’opera per creare nel Mondo astrale la medesima entità.

Quando l’entità nera ha raggiunto un certo grado di sviluppo cerca di scaricare l’energia accumulata, si creano allora i presupposti per l’inizio di una guerra, un massacro, un gesto fanatico o un cataclisma naturale di cui il terremoto è un classico esempio.

Non siamo puniti per i nostri peccati ma dai nostri peccati


I Maestri ci osservano continuamente ma ciò non significa che Essi, vedendo che l’umanità si comporta molto male, emettano un verdetto seguito da una punizione. I Maestri non hanno bisogno di mettere in atto delle punizioni; non esiste nel nostro Universo nessuna punizione se non quella che l’umanità si crea da sola dando vita all’entità nera che abbiamo descritta.

Fintanto che le entità sviluppano la loro forma nel Mondo astrale, non vi è alcun problema per l’umanità o per la vita del pianeta. Rappresentano una situazione che assomiglia a quella del feto nel grembo materno, non crea problemi né per se stesso e neppure per la madre. Il bimbo si trova là, buono buono, non lo si sente piangere né gridare, non pretende nulla, si trova appartato e cresce pian piano.

Dopo la nascita, invece, subito dopo la nascita, il bimbo, che ora esiste nel mondo in modo tangibile, comincia a reclamare il suo diritto a mangiare, respirare, essere amato e riconosciuto; da quel momento diventa esigente. Allo stesso modo dopo un certo tempo la gestazione astrale dell’entità, nera o bianca che sia, arriverà a termine e si manifesterà nel Mondo fisico. E’ in quel momento che essa pretenderà ciò che gli è dovuto, proprio come un bambino appena nato e, se si trattasse di un’entità maligna, si produrranno grandi catastrofi.

Per provocare questi catastrofi, l’entità nera cercherà chi le assomiglia, esattamente così come fanno i bambini che, una volta grandicelli, cercano tra i loro piccoli amici quelli che sono più portati a fare le birichinate da loro ideate. L’idea distruttiva di questa entità sarà innanzitutto recepita dalle persone che, a loro insaputa, le hanno dato vita e fornito l’energia necessaria al suo sviluppo.

E’ per questo motivo che si può vedere qualcuno arruolarsi nell’Esercito mentre pensa tra sé: “Non ho più nulla da perdere, allora mi unirò a coloro che cercano di salvare il mio Paese”, oppure “Non ho motivo per vivere, così cercherò di esistere per la mia Patria, per una nobile causa”. In realtà questa offerta di sé mostra come vi siano delle persone che nello stesso tempo collaborano al piano guerrafondaio di un’entità nera e, con il loro sacrificio, cercano di riscattare la parte di energie negative che hanno offerto all’entità stessa per autogenerarsi.

Quindi, esiste un’attrazione tra questa entità e le persone che l’hanno creata, anche se nel momento in cui esse muoiono sembrano esserne le povere vittime. Ogni volta che vedete accadere delle cose nefaste, orrori dovuti alla guerra o al fanatismo, oppure catastrofi ambientali (terremoti, alluvioni, incendi, ecc.), sappiate che dietro ogni evento vi è stato un accumulo di energia che, scaricandosi, lo l’ha generato.

- Come superare il Karma negativo -

La maniera migliore per non aggravare il vostro Karma è di accettare il destino e lasciare che si compia, senza tentare di sfuggirgli. Penserete che questo è fatalismo. No, i fatalisti accettano gli avvenimenti perché “sta scritto”, e così non reagiscono. Si lasciano coinvolgere da ciò che accade come fanno gli animali, senza cercare di modificare la situazione con la volontà e l’azione.

I veri discepoli non sono fatalisti; essi decidono di assumere delle iniziative e dicono: “Ho com­messo degli errori nel passato, devo pagare, va bene. Ma per il fatto di aver sbagliato, devo rimanere inerte a soffrire? Mi impegnerò piuttosto in una grande e nobile impresa, che non soltanto cancellerà tutto, ma mi porterà anche alla vera liberazione”. A che cosa serve pagare il Karma se è unicamente per soffrire senza evolvere?

- La felicità mediante la Legge di Causa ed Effetto -



La felicità è nobile e nasce dalle cose costruttive. Il piacere, basato sulla vanità e sul desiderio, non dura e si tramuta sempre in pena (Dal “Nakulamata”)

I tipi materialisti ed intellettuali, dovrebbero considerare la Legge di causa e di effetto, così come considerano la Legge di gravità, la Terra attira tutto ciò che si allontana da lei, noi attiriamo tutto ciò che si è allontanato da noi. Tutte le religioni confermano questa grande Legge, ma citerò soltanto quanto ha detto Gesù di Nazareth: “Ciò che l’uomo semina, quello raccoglierà”.

Possiamo aggiungere: “Qualsiasi cosa un uomo raccoglie, quello è ciò che ha seminato nel suo passato”. In Cina questa legge è enunciata in questi termini: “Semina un frutto per raccogliere quel frutto, semina semi di zucca se vuoi raccogliere zucche”.

Lork Kilmur, primo ministro inglese, quando parlò alla Westminster Hall di Londra ad una udienza di magistrati e di avvocati inglesi ed americani, disse che per risolvere i mali che affliggono l’umanità non c’è che un mezzo: insegnare agli uomini come funziona la Legge di causa e di effetto e come creare buone cause al fine di raccogliere degli effetti benefici.

Tutti i nostri pensieri, le nostre emozioni e le nostre azioni appartengono ad una di queste due categorie:

1. ciò che determina armonia,
2. ciò che semina disarmonia.

Noi spargiamo i semi dell’armonia o della disarmonia in ogni momento della nostra vita quotidiana e, nella stessa precisa misura, raccogliamo armonia di disarmonia dalle persone che ci circondano e dalle situazioni che incontriamo.

Quando i nostri pensieri, le nostre emozioni e le nostre azioni sono incontrollate, ge­neralmente noi reagiamo in sintonia con gli stimoli che ci arrivano. Perciò, se qualcuno ci parla in modo critico di cose o persone noi, generalmente, ci uniamo a lui con il nostro risentimento e le nostre critiche, senza renderci conto che così facendo attiriamo disarmonia su noi stessi.

Poiché questa è la sola Legge che insegna a vivere, basterà controllare le cause per essere sicuri di controllare gli effetti. Supponiamo che il Sig. X provochi disarmonia nel Sig. Y o che manchi ad un dovere verso di lui. Agendo in questo modo X ha creato una causa. Y, con la sua reazione genererà una nuova causa: se reagisce armonicamente alla provocazione di X egli creerà una causa armonica; se reagisce in malo modo, irritato e offeso, anch’egli seminerà una causa negativa e disarmonica.

Dobbiamo comprendere che questa Legge è tanto perfetta che anche la critica del governo, del tempo atmosferico o dei cosiddetti oggetti inanimati, produce per noi dei semi di disarmonia. Quantunque la causa e l’effetto siano inseparabili, così come il diritto e il rovescio di una moneta, ciò non significa che si possa constatare un effetto a tempo breve; qualche volta può accadere, ma in altri casi esso potrà realizzarsi molto più tardi, magari in una vita successiva.

In questa Legge possiamo perciò vedere quella che ci viene proposta come Giustizia di Dio. Questa Legge ci porta anche a comprendere che “noi non siamo mai puniti per i nostri peccati ma dai nostri peccati”.

- Quello che conta è il momento presente -


Un sorriso che non dai, è un sorriso che non avrai.

Noi dobbiamo CREARE ARMONIA ORA. Dobbiamo sempre cercare di rispondere in modo positivo a qualsiasi situazione ci si presenti dinanzi. Con il controllo dei nostri pensieri e dei nostri sentimenti siamo liberi di attirarci cause armoniche o disarmonie in ogni istante della nostra vita.

Se impariamo ad osservare noi stessi e gli altri scopriremo ben presto che ognuno raccoglie ciò che semina. Controllando le nostre reazioni verso il mondo esterno, noi diventiamo padroni completi della nostra vita. Vivendo in armonia QUI e ORA, noi siamo in grado di equilibrare le energie negative che abbiamo creato nel passato e prepararci un futuro di pace e benessere.

Quando comprendiamo cos’è che genera le cause e gli effetti, cambia completamente la nostra attitudine verso coloro che provocano disarmonia in noi. Comprendiamo che essi stanno seminando una causa, mentre noi stiamo soltanto raccogliendo il frutto di ciò che abbiamo seminato nel passato. Dovremmo sempre ringraziare coloro che ci fanno del male perché in questo modo ci permettono di chiudere un conto che abbiamo aperto tempo fa, magari in una vita passata. Scrisse a tal proposito Richard Bach: “Quando hai davanti un problema, guardagli nelle mani: vedrai che ha un regalo per te”.

Massime importanti

- Tutte le libertà scaturiscono dalla libertà mentale.
- Vivi nel presente, per il futuro, guidato dal passato.
- Nessuno è felice se non pensa di esserlo.
- Le responsabilità vengono attirate dalle spalle in grado di sopportarle.
- Il potere dell’amore, non l’amore del potere, può portare la pace.
- Per un uomo saggio, ogni giorno è una nuova vita.

- “Vai… e non peccare più.” – Gesù di Nazareth -

Fonte: link

venerdì 28 agosto 2009

Come realizzarsi


Salve a tutti, volevo proporvi questa sequenza di video, per la quale va ringraziato l'utente youtube RocciaSenzaForma, che ritengo ricca di contenuti interessanti..Il viaggio nella conoscenza di se stessi non è cosa semplice di per se, e questa realtà che ci circonda tende ad assorbire le energie che potremo invece spendere in molti altri modi..contemplare l'infinita bellezza della creazione,l'immensa gioia dell'appartenenza ad essa,l'essere a contatto con la fonte ed il suo infinito amore..Un contributo che ho trovato per caso, (o forse no?), e che ha creato in me alcuni pensieri, alcune domande, a cui ho voglia di dare risposta..Un saluto,felice giornata a tutti..ArgonautaMente

lunedì 29 giugno 2009

Piccolo confronto con la realtà..

Il viaggio, metafora davvero adatta ad indicare il percorso di conoscenza ed esplorazione della realtà di se stessi, e di quella che riguarda il mondo che ci circonda..quando scavo dentro di me, le domande iniziano ad essere sempre più, porto l'attenzione a degli aspetti prima trascurati o trattati con superficialità, che vogliono però venir fuori, manifestarsi ed aggiungere un ulteriore tassello nel ritrovare la vera essenza della mia persona..aspetti talvolta impensabili, conseguenti di lunghe riflessioni e di attento ascolto di ciò che ho dentro..Quando si inizia ad indagare, a ricercare, non sempre quello che viene a galla è piacevole..In particolare mi riferisco al contesto che ci circonda..spesso siamo portati ad agire in un modo perchè è "così" che si fa..spesso non ci si chiede il perchè di certi gesti, comportamenti, o ci si informa sulle conseguenze di questi ultimi, ma non solo per se stessi , ma per il bene delle persone di questo mondo, e del nostro pianeta stesso..Ci sono cose che noi facciamo (perchè "così" si fa) che hanno delle conseguenze che nemmeno ci immaginiamo, e che, invece, se spinte dalla nostra volontà,dal nostro desiderio di un mondo migliore, del bene collettivo, porterebbero delle conseguenza positive sorprendenti...In realtà però, noi siamo quotidinamente "bombardati", e passatemi il termine, dai mass-media che ci propongono ideali di bellezza, di ricchezza, di fama, di consumismo, di egoismo..poche sono le notizie in cui si parla di una sensibilizzazione verso certe scelte, del fatto che se noi apportassimo delle modifiche al nostro stile di vita, ma non modifiche abissali, perchè in Italia, nel Mondo, non siamo poche centinaia di persone, e basterebbe una piccola rinuncia per avere in larga scala un effetto amplificato di 4-5 miliardi di volte..I mass-media sono uno strumento molto potente, e se certi messaggi partissero principalente da quella fonte, un cambiamento, auspicato da tante persone, potrebbe anche divenire realtà..Questa è una rappresentazione molto semplicistica di questo aspetto..bisognerebbe capire cosa c'è dietro questo atteggiamento dei media..interessi, giochi di potere..eh si perchè chi fa informazione ha un certo "potere", che si quantifica in denaro però, e nella nostra società chi più ne ha, più ha voce in capitolo..La rete, Internet, è uno strumento di informazione altrettanto potente, e se vogliamo anche più libero rispetto a tanti giornali o reti televisive, ed in cui ognuno può parlare, esprimersi , può dire cose giuste o sbagliate, ma almeno in questo caso è chi legge che sceglie se dar credito o meno a ciò che legge, a ciò che sente, senza alcun tipo di pre-censura, anche se c'è da iniziare a preoccuparci visto che qualche prima forte censura inizia a vedersi (youtube di menphis75)..Non è un caso che dei personaggi tagliate fuori dall'ambito televisivo trovino spazio, e soprattutto possono ancora essere seguiti e sostenuti da persone che credono negli intenti di quei personaggi, che iniziavano ad essere "scomodi" per il sistema..o forse troppo veritieri?!La coscienza collettiva, l'idea che siamo una sola cosa con la nostra amata Terra, che siamo tutti figli di un solo Padre, siamo tutti fratelli,è un argomento bandito in questi sistemi di informazioni, fin troppo controllati e filtratti per trattare sempre e solo degli stessi argomenti..La verità non dovrebbe essere nelle mani di pochi, dovrebbe essere accessibile a tutti ed essere vissuta come realtà..invece se non fosse per quei "pochi" che cercano su Internet, e che si impegnano per la divulgazione e la diffusione di ciò che viene abilmente snobbato o che non può passare in quei circuiti, cosa ne sarebbe delle nostre vite?saremo solo attori inconsapevoli di un film che invece dovremmo dirigere da registi..Tutto sta a noi, alla nostra voglia di interrogarci, di capire il perchè delle nostre azioni e delle conseguenze ad esse legate, e di agire di conseguenza quando ci troviamo di fronte ai fatti che ci appaiono nella loro vera natura...Un saluto,ArgonautaMente.